Una bottega “solidale” alla parrocchia di Massa Macinaia



Una bottega solidale dove le famiglie in difficoltà economica possono ricevere un sostegno ai bisogni alimentari, seguendo i principi di una dieta stilata da una nutrizionista. Al suo interno – secondo il modello degli Empori della carità promossi da molte Caritas in Italia – si trovano vari tipi di prodotti, dalla pasta ai legumi, dal latte alla verdure, con un occhio di riguardo verso quelli freschi, biologici e di filiera corta, che sono stati recuperati o donati da negozi e da supermercati oppure che sono stati appositamente acquistati. Si chiama Cinque pani e svolgerà il proprio servizio nei locali della parrocchia di Massa Macinaia a partire dalla prossima settimana.
E’ con questo progetto che i promotori, Comune di Capannori, Caritas Diocesana di Lucca e centro di ascolto Filo di Luce di S. Leonardo in Treponzio in collaborazione con l’associazione Paideia e la Cooperativa Sociale Odissea, intendono dare una risposta al crescente numero di cittadini che non riescono a fare una spesa equilibrata a causa di problemi economici dovuti, ad esempio, alla perdita del lavoro, alla disoccupazione o a un reddito troppo basso.
Cinque pani è stata presentata ieri (6 maggio) alla presenza dei rappresentanti dei soggetti coinvolti, tra cui l’assessore alle politiche sociali Gabriele Bove, il diacono che si occupa della Caritas nell’Unità pastorale del Compitese basso, Raffaele Pacini, e il parroco, don Luigi Bandettini.
“Un progetto venuto dal basso e reso possibile grazie alla forte collaborazione tra istituzioni, parrocchie e associazioni, che rappresenta un valore aggiunto del nostro territorio – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali, Gabriele Bove -. ‘Cinque pani’ non solo rappresenta un sostegno alle fasce più deboli della popolazione, ma vuole anche incentivare la cultura della corretta alimentazione e promuovere le relazioni sociali e l’integrazione nella comunità. Un sentito ringraziamento va alle volontarie e ai volontari che gestiscono la bottega e alla parrocchia che ha messo a disposizione i locali”.
“Questa bottega è un modo per dare maggiore dignità alle persone in difficoltà, mettendo a loro disposizione prodotti locali e di qualità, favorendone la crescita sociale mediante una strutturata rete istituzionale e del terzo settore – ha aggiunto Raffaele Pacini di Caritas -. E’ un netto passo avanti rispetto al tradizionale ‘pacco alimentare’ che già avevamo attivato. Per rendere ancora più innovativo questo progetto, ci siamo dati l’obiettivo, in un prossimo futuro, di coinvolgere nella gestione della bottega gli stessi cittadini che aiutiamo. In questo modo li renderemo protagonisti delle buone pratiche di solidarietà”.
In una prima fase sperimentale potranno accedere alla bottega 20 famiglie del territorio, segnalate dal centro di ascolto Filo di Luce o dagli sportelli sociali del Comune. Successivamente il numero dei nuclei familiari sarà esteso a 80 e arriverà a sostituire e migliorare nella parte sud del comune di Capannori l’attuale servizio di supporti ai bisogni alimentari erogato attraverso la forma del “pacco della solidarietà”.
Ogni famiglia avrà a disposizione un punteggio da poter “spendere” nella bottega; si tratta di una sorta di denaro virtuale che consente di comprare, naturalmente senza alcun costo reale, i prodotti esposti. Ogni punteggio è personale ed è calcolato sulla base delle esigenze nutritive valutate da una nutrizionista tendendo conto del numero dei componenti e della presenza di anziani e bambini. Per questo motivo la tipologia di alimenti che potranno essere scelti da chi fa la spesa dovrà rispondere ai criteri di una dieta sana ed equilibrata. Non si potrà, ad esempio, prendere solo zucchero o solo pasta.
La bottega vuole anche essere punto di incontro e di socializzazione; a tale scopo è stato allestito uno spazio per i bambini, dove questi possono giocare e divertirsi.