Calzaturificio Giove, sindacati: “Lavoratori minacciati”

I sindacati sono in guerra contro la proprietà del calzaturificio Giove di Camigliano, dopo che una decina di lavoratori si è rivolta all’ispettorato del lavoro, denunciando il mancato pagamento degli stipendi dal marzo scorso. Solo la punta dell’iceberg, secondo Franco Galeotti di Filctem Cgil, che descrive una situazione al limite (Leggi). “Registriamo – spiega Galeotti – mancanze di corresponsione di assegni familiari regolarmente richiesti, ma anche di minacce di licenziamento a seguito di una assenza per malattia, per altro mai corrisposta economicamente. E’ oltraggioso che i lavoratori, alla richiesta delle proprie spettanze economiche, ricevano come risposta l’allontanamento dal posto di lavoro e il rifiuto del pagamento degli stipendi, considerato il fatto che questi dipendenti godono ancora di un contratto di lavoro a tempo determinato fino al 31 maggio che la proprietà dovrà garantire”.
Ora si attendono delle risposte dall’azienda anche se secondo i sindacati la situazione appare compromessa: “Respingiamo le infondate e offensive accuse di abbandono del posto di lavoro – attacca Galeotti di Filctem Cgil – poiché la documentazione prodotta ci sostiene nella ragione. Non sappiamo immaginare come i titolari riescano a mantere fede a tali obblighi legali considerato anche che sulla fabbrica insiste uno sfratto esecutivo per morosità definito dal tribunale e notificato agli occupanti il 2 di aprile scorso”.
La vertenza dei lavoratori è cominciata un paio di giorni fa, quando una decina di loro, tutti con contratto a termine, si è rivolta alla dirigenza aziendale chiedendo il pagamento delle spettanze.