La Piana per l’uomo: “No al sottopasso sulla via di Tiglio a Pieve San Paolo”

14 maggio 2014 | 20:06
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La Piana per l’uomo: “No al sottopasso sulla via di Tiglio a Pieve San Paolo”

No al sovrappasso o al sottopasso sulla via di Tiglio per rendere scorrevole la viabilità della frazione di Pieve San Paolo. Lo pensa l’associazione La Piana per l’Uomo, che esprime una serie di considerazioni sulla mobilità della zona e sul futuro. “Alle famiglie del comune di Capannori è stato recapitato un volumetto illustrativo delle attività e delle opere realizzate dall’amministrazione comunale uscente.  Nel capitolo spazi urbani a misura d’uomo è chiaramente delineata una visione del territorio che pone al centro la vivibilità dello stesso e quindi il benessere dei cittadini. I criteri di riferimento  prevedono la riqualificazione delle frazioni e soluzioni di mobilità per combattere l’inquinamento e migliorare la qualità della vita dei cittadini tramite percorsi ciclopedonali protetti. Si osserva in tal senso che esempi di strade moderne ed europee sono via del Casalino e via della Madonnina. Si aggiunge, a ulteriore chiarimento, che il nuovo casello autostradale del Frizzone ha consentito all’intero territorio di non trovarsi il traffico di scorrimento dentro un centro abitato. Sono tutte considerazioni rigorose e ineccepibili, anche doverose, visto che la salute e la incolumità delle persone sono condizioni assolutamente prioritarie. Anzi secondo l’articolo 32 della Costituzione La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”.

“L’azione delle amministrazioni comunali deve quindi obbligatoriamente uniformarsi al dettato costituzionale che sancisce, in via prioritaria, un diritto fondamentale. Il progetto che prevede il superamento della linea ferroviaria Lucca-Firenze, tramite un sovra/sottopasso sulla via di Tiglio, è tanto incoerente quanto pericoloso. Anziché riqualificare la frazione ne acuisce il degrado, compromettendo totalmente la salubrità del territorio e quindi la salute degli abitanti, dei quali verrebbe ulteriormente compromessa la incolumità. E’ indubbiamente condivisibile l’obiettivo di realizzare strade moderne ed europee come via del Casalino e della Madonnina. Visto però che le risorse sono limitate si impone sempre la necessità di stabilire delle priorità per la loro allocazione. Quindi era forse più opportuno mettere in sicurezza la strada più pericolosa del comune, considerati i flussi di traffico, le caratteristiche topologiche e la densità abitativa. E’ il caso di ricordare che la via di Tiglio è una vecchia via rurale del calesse o del carro con i buoi adattata a svolgere una funzione che non le compete”.
“Tutti si augurano che mai più si abbiano a verificare tragici eventi, ma questo non è sufficiente. E’ doveroso impegnarsi concretamente per rimuovere le situazioni di pericolo. Troppo spesso di fronte ad eventi funesti si invoca la triste imprevedibile fatalità; ma le criticità di via di Tiglio a Pieve San Paolo sono troppo evidenti per non pensare costantemente a circostanze potenzialmente rovinose. Quando ciò si verificasse nuovamente, stante la situazione attuale o addirittura aggravata dall’opera contestata, ci troveremmo di fronte a scenari ampiamente prevedibili. E’ da chiedersi se tali circostanze configurerebbero, per gli amministratori, esclusivamente responsabilità di carattere politico”.