Scavi a Tassignano, scoperto anche un cranio – Foto

15 maggio 2014 | 11:30
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Scavi a Tassignano, scoperto anche un cranio – Foto
Scavi a Tassignano, scoperto anche un cranio – Foto
Scavi a Tassignano, scoperto anche un cranio – Foto
Scavi a Tassignano, scoperto anche un cranio – Foto

Dalla terra ricca di laterizi, ceramiche, carboni e  tracce di bruciato, nell’area scelta per questo prima campagna di ricerche situata nelle immediate vicinanze dell’aeroporto di Capannori e a poche centinaia di metri dal polo culturale Artèmisia e dal plesso scolastico di Tassignano, è emersa parte di un cranio che già le prime osservazioni consentono di riferire a un individuo adulto, probabilmente di età avanzata, data la notevole usura dei denti.

Tale presenza pone una serie di interrogativi cui le  ricerche, portate avanti anche dagli studenti di Tassignano sotto la guida del direttore di scavo Alessandro Giannoni, dovranno rispondere. Ad esempio se si tratta di un inumato, deposto dopo l’abbandono e il crollo dell’importante edificio che sorgeva lungo le sponde dell’Auser, l’antico Serchio, che scorreva nell’area oggi occupata dai campi ad ovest dell’aereoporto, (in epoca romana le aree sepolcrali erano rigorosamente separate dalle aree abitative e pertanto una sepoltura presupporrebbe l’abbandono dell’area) di cui i primi resti sono stati portati alla luce durante lo stesso scavo, oppure se si tratta di una persona morta durante il crollo e dunque rimasta insepolta. E ancora: quando è deceduta questa persona? Al momento del crollo dell’edificio, che per ora i materiali ceramici sembrano datare nel III secolo, o dopo, in epoca tardo antica, cioè tra IV e V secolo dopo Cristo?
Domande complesse e non facili da risolvere, per questa originale equipe di archeologi che opera sul sito di Tax C, che dunque dovrà metterci  tutto l’impegno e l’attenzione di cui è capace nello scandagliare ogni indizio disponibile per ricostruire una storia del nostro territorio avvenuta quasi duemila anni fa.
“Coinvolgere degli studenti in uno scavo archeologico è una cosa insolita, ma molto importante  – sostiene l’assessore alle politiche educative, Lara Pizza -. E’ un’opportunità eccezionale quella che viene data a questi alunni che possono scoprire direttamente sul posto ciò che è accaduto in passato sul proprio territorio attraverso il ritrovamento di tracce materiali facendo in modo che la storia non sia solo qualcosa di scritto sulle pagine di un libro, ma un’esperienza reale, che si può vedere e toccare con mano. Ringrazio il gruppo archeologico capannorese e la scuola di Tassignano per questa bella  iniziativa”.
Per quanto riguarda l’edificio sono emersi in particolare due possenti muri perimetrali, larghi 2 piedi romani (equivalenti a 60 cm circa), costruiti in blocchi di macigno dei Monti Pisani legati da malta, orientati secondo gli assi nord-sud ed est-ovest della centuriazione (la partizione del territorio utilizzata dai romani come base per le assegnazioni di terre ai coloni) della piana di Lucca.   Le caratteristiche delle strutture, in particolare il loro notevole spessore e l’impiego di malta come legante, inconsuete per il contesto rurale nel quale il sito si inseriva, conferiscono al complesso di Tax C un tono urbano, peraltro già indiziato dai resti di pavimentazioni in cubetti di terracotta alloggiati su una preparazione di malta messi in luce dai saggi conoscitivi aperti dal Gac nella primavera del 2002.
Le strutture individuate risultano sepolte da strati, attualmente in fase di scavo, caratterizzati da diffusi segni di bruciato e dalla presenza di abbondanti laterizi (tegole e coppi) pertinenti al crollo del tetto dell’edificio.

Le foto degli scavi