Un museo virtuale per la valorizzazione della realtà di Porcari

Venerdi (23 maggio) alle 10 presso l’auditorium Vincenzo da Massa Carrara sarà presentato il progetto Museo Porcari, il portale web www.museoporcari.it e saranno inaugurate le nuove aule didattiche archeologiche situate al primo piano del complesso Cavanis. Con il progetto Museo Porcari si concretizza l’intenzione dell’amministrazione e di tutto il consiglio comunale, a conclusione delle celebrazioni del Centenario, dare il via ad un processo di valorizzazione culturale, storica e archeologica attraverso l’utilizzo di strumenti e il coordinamento di pratiche e servizi avviati negli ultimi anni.
“Nei suoi aspetti fondamentali – descrive Lori Del Prete, presidente del consiglio comunale di Porcari – Museo Porcari si articola in interventi su tre settori: il potenziamento delle attività della Biblioteca comunale, la ristrutturazione dell’archivio storico, la sistemazione dei reperti archeologici, finalizzati alla fruizione diretta ma anche alla creazione di luoghi e strumenti accessibili a tutti. Vogliamo dare la possibilità agli utenti, siano essi cittadini, studenti, ricercatori ed esperti, l’accesso diretto a documenti, reperti e servizi attraverso la digitalizzazione e la messa in rete del materiale bibliografico, storico-archivistico e archeologico”.
Al primo piano del complesso Cavanis sono state allestite due nuove aule didattiche con all’interno esposti plastici e riproduzioni di scene di vita quotidiana dell’età del bronzo. “Con queste due aule – spiega il consigliere Angelo Fornaciari con delega all’archeologia – vogliamo rappresentare uno spaccato di storia presente sul territorio di Porcari nel sito Fossa nera A. Si è scelto di raccontare l’era del Bronzo per dare risalto all’unicità dei ritrovamenti fatti sul nostro territorio e non creare doppioni rispetto ai reperti romani di Capannori e Castelfranco e ai reperti Medioevali di Altopascio”.
art director di Museo Porcari il designer Domenico Raimondi che ha coordinato i lavori di avvio del progetto collaborando con Leo Giancarlo Lazzari, l’archeologo Luca Ubaldo Cascinu e Stefano Bellandi dell’agenzia Prismanet. “Museo Porcari non è un luogo ristretto in uno spazio fisico – precisa Domenico Raimondi – E’ un affascinante percorso fatto di incontri, di ricerca, di tecnica e di luoghi. Reale e virtuale si incontrano per salvaguardare e valorizzare la storia di un territorio e di una comunità. Un museo diffuso, grazie ai social e a strumenti come smartphone e tablet, che nel tempo sarà ampliato, aggiornato, postato e condiviso. Scoprire, custodire e raccontare, da oggi, a Porcari, sono azioni di un percorso culturale, artistico e civile”.
L’inaugurazione sarà l’occasione anche di visitare il laboratorio e deposito archeologico gestito dalla soprintendenza e curato da Giulio Ciampoltrini, che si trova adiacente alle aule, dove attualmente vengono portati i reperti rinvenuti nei vari scavi della piana per la catalogazione e ripulitura.
Durante la cerimonia di inaugurazione, oltre al taglio del nastro sarà l’occasione, alla presenza di un rappresentante della Provincia, del sindaco Alberto Baccini e del dirigente scolastico Paolo Baratta, per consegnare gli attestati di partecipazione agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Porcari che hanno partecipato ai laboratori di archeologia.