A Capannori è già tempo di toto-giunta

27 maggio 2014 | 15:00
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A Capannori è già tempo di toto-giunta

Un trionfo insperato nelle proporzioni ma largamente atteso, invece, alla vigilia. A Capannori, dove Luca Menesini ha vinto in tutte le frazioni del territorio, adesso è il momento del fare. La nuova amministrazione si metterà all’opera entro una ventina di giorni ed ha le sue priorità. Così come le sue certezze. Che portano il nome di Lara Pizza, Gabriele Bove e Silvia Amadei, tre dei più votati fra i consiglieri comunali democratici che dovrebbero entrare a far parte della giunta che ha in testa il nuovo primo cittadino. Giunta a otto, come si conviene, con cinque rappresentanti, sindaco compreso, in quota Pd e uno a testa delle altre liste che hanno appoggiato il sindaco e che sono presenti in Consiglio: Capannori 2020, Scelta Popolare e Moderati. Per i Moderati, dunque, un assessore in meno rispetto al passato. E il nome non sarà “pescato” dalla giunta Del Ghingaro uscente: né Vellutini né Paoli infatti dovrebbero sedersi al tavolo ovale della nuova giunta. Da escludere anche che in giunta possa entrare l’altro volto noto della lista civica, Giacomo Bini, non premiato dalle preferenze degli elettori (solo 44) e neanche il consigliere comunale eletto, Elio Cesari, sembra in predicato di far parte della squadra. E spunta il nome della 40enne Serena Mencarini.

Capannori 2020, invece, ha puntato tutto sui giovani ed è stata premiata, come lista e come rappresentanza in consiglio. Ma i giovani sarebbero lasciati a farsi le ossa fra i banchi del Consiglio. Per la giunta, su tematiche molto importanti del programma come quello del lavoro, potrebbe invece spuntarla Gabriella Fenili, sindacalista della Cisl. Quasi scritto l’assessorato di Scelta Popolare a chi ha già collaborato con l’amministrazione, in qualità di presidente della Capannori Servizi: Gino Malfatti, leader nelle preferenze, che con il suo ingresso in giunta permetterebbe di entrare in consiglio a Serena Frediani, consigliera uscente e presidente dell’Allegra Brigata.
Per “stupire” come ha affermato, il sindaco punterà soprattutto nella rappresentanza Pd e con l’ultimo assessore “in quota”, se dovessero essere confermati i nomi detti in cima. Fra questi, al momento, non figura Claudio Ghilardi, attuale responsabile dell’urbanistica. Da escludere un “clamoroso” ripescaggio della Pisani il nome scelto dovrebbe essere una concessione all’ala più a sinistra del partito (vista la forte componente centrista e cattolica della compagine ipotizzata), ma su questo ancora nulla trapela. E’ solo questione di giorni e poi tutte le caselle, in un panorama non conflittuale come quello capannorese, finiranno a posto.

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