Capannori, Moderati forse fuori dalla giunta: gli scenari

29 maggio 2014 | 17:28
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Capannori, Moderati forse fuori dalla giunta: gli scenari

Una giunta con massimo 7 assessori (forse soltanto sei): la squadra del sindaco di Capannori Luca Menesini sta per essere ormai definita, e sembra questione solo di ore per l’ufficialità. L’insediamento potrebbe infatti avvenire già sabato mattina, al più tardi martedì. Le consultazioni del neosindaco con le forze della coalizione – anche quelle, come Sel che non sono entrate in consiglio comunale – sono concluse. Manca soltanto da definire gli ultimi “dettagli”. Se l’ingresso in giunta degli “ex” Lara Pizza e Gabriele Bove, insieme a Silvia Amadei, in quota Pd, sembra ormai cosa fatta, il primo cittadino sta valutando la possibilità di un quarto assessore del Partito democratico, e, se questa ipotesi dovesse trovare conferma nelle decisioni finali, potrebbe aprire la strada all’ingresso in giunta anche di Ilaria Carmassi.

Ora dopo ora, invece, diventa sempre più consistente l’ipotesi che prevede di assegnare due assessorati a Capannori2020, a tutto scapito dei Moderati ai quali, senza una rappresentanza nell’esecutivo, potrebbe essere assegnata la presidenza del consiglio comunale o quella della Capannori Servizi, visto che l’attuale presidente Gino Malfatti appare a tutti gli effetti il nome giusto per ricoprire l’assessorato in rappresentanza di Scelta Popolare.
Quanto a Capannori2020, oltre al nome di Gabriella Fenili, sindacalista Cisl, spunta anche quello di Emmanuel Pesi, coordinatore della lista ma non in lizza per il consiglio comunale. Una personalità di spessore che potrebbe essere recuperata in questo modo. In caso contrario, invece, resta comunque in piedi il nome di Serena Mencarini, che potrebbe entrare in giunta per i Moderati, nel caso non si concretizzasse l’ipotesi di 4 assessori al Pd o di due a Capannori2020.
Intanto, le verifiche sulle preferenze hanno determinato l’ingresso in consiglio comunale di Guido Angelini (ex capogruppo del Pd), che sembrava inizialmente rimasto fuori. A lui sono state assegnate 49 preferenze in più, che erano state attribuite a Raffaele Sodini. Qualche ritocco anche per Forza Italia: Daniele Lazzareschi risulta il candidato consigliere più votato di questo partito, con l’attribuzione di altre 39 preferenze, a seguito delle verifiche.
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