A Capannori l’ultima tappa del Giro d’Italia delle buone pratiche a Rifiuti Zero

“Più del 70% del problema dei rifiuti può essere risolto dai cittadini con la raccolta differenziata porta a porta. Ma la restante percentuale riguarda un errore di progettazione che sta a monte, e che deve essere risolto insieme alle imprese” sostiene Rossano Ercolini, Presidente di Zero Waste Europe e Coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori. Per questo motivo, il Giro d’Italia delle buone pratiche a Rifiuti Zero, partito martedì 27 maggio da Milano, ha visto il biker Danilo Boni attraversare l’Italia dal nord al sud in sella alla bicicletta elettrica Frisbee, fornita da Tc Mobility sponsor ufficiale del progetto, per consegnare la nomination a 19 imprese e startup che si sono distinte per il loro impegno nel promuovere processi di “produzione pulita” sia nell’organizzazione del sistema di gestione dei rifiuti che nell’accettazione dei prodotti restituiti e dei rifiuti che restano dopo il loro utilizzo.
Con questa iniziativa Zero Waste Italy, in collaborazione con il Comune di Capannori il Centro di Ricerca Rifiuti Zero, l’associazione Ambiente e Futuro e numerosi comitati e associazioni Rifiuti Zero presenti in tutta Italia, ha voluto mettere in luce e premiare l’impegno indispensabile delle imprese nel raggiungimento dell’obiettivo Rifiuti Zero. Queste le tappe percorse dal nostro biker: Milano (27 maggio), Este (2-3 giugno), Marzabotto (4-5 giugno), Firenze (6-7 giugno), Greve in Chianti (8 giugno), Montefiascone (10 giugno), Roma (12-13 giugno), Napoli (15 giugno), Sorrento (16-17 giugno), Capannori (20-21-22 giugno). Parallelamente al Giro in bicicletta, numerosi sono stati gli incontri e le conferenze che hanno visto la presenza del prof. Paul Connett, promotore nel mondo della strategia Rifiuti Zero, Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe e vincitore del Goldman Environmental Prize 2013 ed Enzo Favoino, ricercatore e coordinatore scientifico di Zero Waste Europe. L’arrivo del biker Danilo Boni oggi a Capannori, che consegnerà le ultime tre nomination, dà il via a una tre giorni di iniziative e workshop. Il primo, dal titolo “Il progetto Rifiuti Zero nelle scuole: obiettivi ed iniziative” avrà luogo questo pomeriggio, mentre domani, sempre nel pomeriggio, si svolgerà il secondo workshop dedicato a Rifiuti Zero e Arte. Entrambi avranno luogo presso la Sala Riunioni del Comune, in Piazza Aldo Moro. Sabato (21 giugno), ci sarà la premiazione finale delle buone pratiche delle imprese, dalle 9 nella Sala del Consiglio comunale. In questa occasione, i rappresentanti di tutte le aziende nominate avranno occasione di far conoscere le proprie esperienze ed i propri percorsi. Introdurrà il sindaco del comune di Capannori Luca Menesini. Domenica (22 giugno), l’incontro nazionale di Zero Waste Italy, presso l’Auditorium del Distretto Socio sanitario di piazza Aldo Moro, sancirà ufficialmente la fine del Giro d’Italia delle buone pratiche a Rifiuti Zero. Questa manifestazione, unica nel suo genere, ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare tutta la comunità ma soprattutto il mondo delle imprese alla produzione pulita secondo la responsabilità estesa del produttore (Epr), strategia disegnata dalla comunità europea per promuovere l’integrazione, nel prezzo di un prodotto o bene, dei costi ambientali sostenuti nella sua produzione e utilizzazione di un bene, nel corso del suo ciclo di vita. L’Epr è stata ufficialmente recepita dallo Stato Italiano con il decreto 205 del 2010.
Il Comune di Capannori, promotore dell’iniziativa, si è ormai affermato in Italia e in Europa, come pioniere della strategia Rifiuti Zero. Ad oggi, con l’82% dei suoi rifiuti urbani riciclati, Capannori rappresenta il centro di un movimento straordinariamente vitale che coinvolge più di duecento amministrazioni locali che collaborano per la diffusione di un modello alternativo all’incenerimento. Tra le premiazioni capannoresi, in programma per sabato, ci sono il progetto di riuso solidale Daccapo – che dimostra come sia possibile mettere a sistema buone pratiche di riparazione e riuso solidale, volte però anche a commercializzare i prodotti intercettati in connessione con le isole ecologiche – e funghi Espresso, esempio di start-up collegato ai casi studio del Centro Ricerca Rifiuti Zero, in cui viene enfatizzato il passaggio dallo smaltimento di importanti risorse come il fondo del caffè in recupero finalizzato a produrre proteine e il valore economico aggiunto. Premiato anche Paolo Belloli, titolare del brevetto di recupero delle capsule del caffè. Si tratta di un brevetto i cui risultati testati e maturi per essere commercializzati dimostrano come dalla ricerca possa emergere una progettazione industriale in grado di avviare a riciclo e a recupero prodotti attualmente avviati a smaltimento come le capsule del caffè.