Altopascio, in consiglio la lettera della ex compagna dell’assessore Bianchi: “Indennità era pignorata dal tribunale”. E scatta la polemica politica

“E’ trascorso poco più di un mese dalle dimissioni dell’assessore Bianchi, ma sulla vicenda ancora non è stata fatta la necessaria chiarezza”. La pensa così il Pd di Altopascio, gruppo di opposizione in Consiglio sotto il nome di Alternativa Democratica. “L’ex assessore – dice il partito – ergendosi ad esempio di scrupoloso amministratore, motivò le dimissioni con una mancanza di tempo dovuta alla necessità di occuparsi della famiglia. Ma fin da subito, tale apparente allontanamento, ci era sembrato alquanto strano e contraddittorio: pur rinunciando all’indennità, Bianchi, dietro dichiarazione del sindaco Marchetti, si vedeva restituire le deleghe, continuando di fatto a svolgere le stesse funzioni di un assessore al bilancio”
“Premesso che crediamo poco ai martiri della politica – dice il Pd – soprattutto in questa giunta, che per mesi ha continuato a pagare lo stipendio ad un assessore trasferitosi in Africa, oggi abbiamo la conferma che ciò che è stato detto da Marchetti e da Bianchi non corrisponde a verità. Da verifiche fatte è emerso che al Bianchi non è stata restituita alcuna delega come invece aveva dichiarato il sindaco. Ci chiediamo quindi quale sia il suo ruolo in questa amministrazione dato che non è membro di nessuna commissione e non ha nessuna delega specifica al contrario dei suoi colleghi consiglieri.
La conferma, poi, che le cose stanno molto diversamente rispetto a quanto Bianchi e il sindaco ci hanno voluto far credere è arrivata da una lettera inviata ai capigruppo in consiglio comunale e firmata dalla ex compagna del Bianchi”.
“La sua indennità di assessore, infatti – spiega il Pd – con un’ordinanza del tribunale di Lucca, è stata pignorata in favore del mantenimento dei suoi tre figli. Ciò significa che il signor Bianchi era tenuto a versare direttamente alla signora Cisoni il suo stipendio di assessore. E’ proprio a questo punto che il signor Bianchi, con la complicità del sindaco, inscena queste patetiche dimissioni con il preciso scopo di liberarsi di un’indennità pignorata dal tribunale. Non meno grave, dunque, la posizione del sindaco Marchetti, che pur conoscendo le reali motivazioni di tale forzata rinuncia, ha spalleggiato il suo assessore, tacendo al consiglio comunale e all’opinione pubblica i veri motivi di questa operazione e ha mentito a sua volta sulle deleghe al bilancio che al contrario di quanto dichiarò, mai sono tornate in testa al Bianchi. Un episodio molto spiacevole che ha visto sindaco ed assessore ingegnarsi meschinamente per eludere un ordine del tribunale e per cercare di nascondere ai cittadini come veramente stanno le cose: in certe situazioni, sarebbe buona cosa dimettersi, per davvero, da ogni incarico in modo tale da garantire un minimo di decoro e soprattutto di rispetto nei confronti di tutti gli altopascesi”.