Ds Smith, acquisita la centrale di cogenerazione elettrica



La Ds Smith, cartiera di Lucca, ha spalancato le porte ai cittadini, alle autorità, ai parenti e agli amici dei lavoratori in un’iniziativa promossa a livello internazionale e fortemente sostenuta dalla direzione locale.
All’apertura dell’evento si è tenuta una parte istituzionale: il presidente della compagnia Inglese, Miles Robert, un membro del cda londinese, i presidenti delle divisioni Recycling e Paper, Peter McGuinness e Stefano Rossi, hanno, assieme al management locale, alle autorità e le istituzioni, inaugurato la recente acquisizione della centrale di cogenerazione elettrica, adiacente alla cartiera, di ex proprietà Edison, passaggio avvenuto a febbraio di quest’anno. La Ds Smith, leader nazionale ed europeo nel settore degli imballaggi a base di fibra riciclata, opera 28 stabilimenti con circa 1600 addetti sparsi su tutto il territorio nazionale, dalla raccolta del macero, alla produzione di carta nella cartiera di Lucca, e una serie importante di ondulatori e scatolifici. E’ in grado di offrire soluzioni d’imballaggio per ogni tipologia e applicazione e si preoccupa della raccolta degli imballaggi immessi al consumo, in un’ottica di chiusura del ciclo di vita e di eco-sostenibilità.
La cartiera nello specifico, con una capacità produttiva annuale di 400.000 tonnellate, è tutt’oggi il sito più grande in Italia nel mercato delle carte per ondulatori e serve clienti su tutto il territorio nazionale, sia interni che esterni. Fondata nel 1970 con la costruzione di una linea di produzione, sotto il nome Italcarta di proprietà di una famiglia lucchese, avvia nel 1975 la seconda macchina continua. Entrambe le macchine, di formato doppio rispetto agli standard nazionali, partono fin da subito come riferimento per il futuro dell’industria cartaria per dimensioni e tecnologia.
Negli anni si rinnova continuamente nei macchinari e tecnologie con la leadership che da sempre la contraddistingue. Nel 1988 passa di proprietà ed entra a far parte di un gruppo Svedese, SCA, prima acquisizione al di fuori della Svezia, proprio per le credenziali guadagnate nella fabbricazione di carta a base di fibra riciclata. Negli anni più recenti 2007/2008, avviene un’importante ricostruzione di una macchina continua, passo sostanziale per l’inizio di una nuova era di opportunità in termini di qualità carte, specialmente in riferimento alle copertine bianche. Nel 2012 la Ds Smith diviene proprietaria del sito facente parte della più ampia acquisizione della divisione Sca Packaging. Oggi, con circa 5 miliardi di fatturato e più di 22.000 dipendenti, la Ds Smith ricopre una leadership indiscussa in Europa.
Sono però gli ultimi anni a determinare il sostanziale cambio di marcia della cartiera mediante decisioni strategiche che ripristinano una competitività indispensabile per il futuro della cartiera stessa, espresso mediante un’attenzione alla Salute e Sicurezza dei lavoratori, tradotta in un periodo senza infortuni che ha toccato i 610 giorni, una gamma di prodotti semplificata a più alto valore aggiunto e una soluzione energetica propria. “Dedizione e lungimiranza – spiega l’amministratore delegato Michele Bianchi – hanno fatto sì che la cartiera crescesse negli anni e si distinguesse per l’offerta di qualità e servizio verso i propri clienti, tale da instaurare relazioni di partnership che in molti casi ancora oggi esistono. Ovviamente ci sono stati momenti difficili da affrontare negli anni, quali ad esempio la completa ricostruzione di una macchina continua o la gestione di emergenze importanti come la caduta parziale di un tetto di capannone. Momenti in cui lo spirito di team si è rafforzato e ha trovato il modo di uscirne ancor più determinati. Non si parla solo di macchinari e tecnologia, la cartiera ha saputo formare negli anni una cultura della fabbricazione della carta in diverse generazioni e lanciare manager che hanno e che svolgono ruoli importanti sia sulla scena nazionale che internazionale. Davvero una bella realtà, fatta di successi e soddisfazioni cui possiamo esserne orgogliosi”.
“La Ds Smith Cartiera di Lucca – spiega Stefano Andreotti, direttore tecnico, della salute e sicurezza – è da sempre espressione di una forte attenzione alla cultura della salute e sicurezza dei propri lavoratori. Sono passati quasi 20 anni da quando un’importante iniziativa raccontata mediante opuscoli appositamente disegnati, in grado di definire aree, competenze, ruoli e rischi, impostava le basi di uno sviluppo continuo ad una più ampia formazione per tutti gli operatori. Negli anni sono stati molti i riconoscimenti che abbiamo ricevuto per idee e procedure innovative che poi si sono trasformati in esempi per altre realtà del settore. Dire che si può stare tranquilli dal punto di vista della salute e sicurezza in un ambiente di lavoro complesso quale una cartiera sarebbe sbagliato. L’impegno, la collaborazione e il coinvolgimento possono però fare la differenza, questo è quello su cui cerchiamo di puntare”.
Ottimismo anche sul fronte del mercato, come spiega Maurizio Fini, direttore delle vendite: “Le difficoltà economiche degli ultimi anni – sottolinea – hanno costretto il management della cartiera a ridisegnare radicalmente le strategie per migliorare la contribuzione della gamma prodotti in modo da differenziarsi dalla concorrenza. Questa esigenza ha portato a semplificare il numero di carte offerte verso quelle di qualità superiore, prodotte in quantità maggiori in modo da evitare troppi cambi di fabbricazione, limitare gli errori e di conseguenza gli scarti. Oggi con una copertina bianca che è cresciuta di tre volte se prendiamo i volumi prodotti solo tre anni fa, abbiamo raggiunto una quota di mercato del 35% e siamo un riferimento importante a livello nazionale, con qualità del tutto competitive se comparati a produttori internazionali. Un liner 1 per la sostituzione delle copertine a base di fibra vergine e una carta da onda ad alte performance ci permettono di esprimere alte caratteristiche meccaniche e apparenza. Il liner 4, usato per la produzione di scatole di massa, completa la gamma dei prodotti”.