Altopascio, cancellata l’interrogazione sull’assunzione del fratello del comandante dei vigili urbani. Tori: “Intervenga il prefetto”

11 luglio 2014 | 07:22
Share0
Altopascio, cancellata l’interrogazione sull’assunzione del fratello del comandante dei vigili urbani. Tori: “Intervenga il prefetto”

E’ ancora polemica ad Altopascio per l’assunzione del fratello del comandante nei vigili urbani. A tornare all’attacco è Matteo Tori di LiberAltopascio. Il motivo è stato il rinvio dell’interrogazione presentata dal consigliere sul caso: “Un altro grave attacco – commenta – alle istituzioni democratiche e alla dignità dei consiglieri comunali quello portato durante il consiglio comunale del 30 giugno dalla maggioranza che governa il Comune di Altopascio con la complicità, questa volta, anche dei consiglieri di minoranza. Il sindaco travalicando i propri poteri e prevaricando i poteri che la legge assegna al presidente del Consiglio, sostituito in quel preciso momento dal vice presidente Sara D’Ambrosio della lista Alternativa Democratica, che non ha fatto nulla per evitare questo, ha cancellato d’imperio dall’ordine del giorno l’interrogazione sull’assunzione del fratello del comandante dei vigili urbani, presentata dal sottoscritto consigliere comunale di LiberAltopascio”.

“L’interrogazione – aggiunge Tori – presentata da più di un mese, per la precisione il 27 maggio, cercava di fare chiarezza su una brutta vicenda riguardante un’assunzione che abbiamo già avuto modo di definire inopportuna, sconveniente e spudorata. Il sindaco e la sua giunta in grave difficoltà e in evidente imbarazzo di fronte alle domande contenute nell’interrogazione, dapprima hanno cercato di tirare in ballo il segretario e poi appellandosi a un articolo del regolamento del Consiglio Comunale, mai applicato precedentemente, hanno cancellato dall’ordine del giorno la stessa dicendo che era scaduto il tempo per la discussione delle interrogazioni. Dimendicandosi completamente e volutamente di un altro articolo, l’articolo 24 del regolamento del Consiglio Comunale ripreso dal testo unico sull’ordinamento degli enti locali. L’articolo 43 del Tuel infatti, obbliga il Sindaco a rispondere entro trenta giorni alle interrogazioni e ad ogni istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Non è la prima volta che il sindaco e la sua maggioranza non rispettano la legge né le regole, che hanno stabilito da soli, calpestando i diritti dei consiglieri di minoranza. Il sottoscritto, pertanto, a nome di LiberAltopascio e dei mille elettori che ci hanno votato chiede l’intervento del Prefetto affinché questi atti di arroganza e di prevaricazione non debbano più succedere. Vogliamo democraticamente ma con grande forza e determinazione, nel rispetto delle leggi e delle regole che gli altri disprezzano, esercitare il nostro diritto di sindacato ispettivo nei confronti di una maggioranza che troppe volte si dimentica che siamo in un paese libero e democratico”.