Montecarlo, il sindaco difende il bilancio: “Tasi? Sono mantenute le agevolazioni del passato”

3 agosto 2014 | 08:14
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Montecarlo, il sindaco difende il bilancio: “Tasi? Sono mantenute le agevolazioni del passato”

Il sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi, difende i contenuti del bilancio di previsione recentemente approvato e respinge le critiche dei sindacati sulla Tasi, dando la colpa all’ex governo Letta. “Siamo stupiti – dice il sindaco – per la forte reazione delle sigle sindacali al bilancio di previsione approvato dal comune di Montecarlo, sia nella forma che nel merito delle dichiarazioni rilasciare a mezzo stampa, considerato soprattutto lo sforzo compiuto dall’Ente per contenere la pressione fiscale e conservare tutte le misure previste a tutela delle nostre fasce deboli”.

“Abbiamo infatti precisato ai sindacati, nell’incontro del 29 luglio scorso come, a chiarimento di un mancato più ampio confronto, abbiano giocato da un lato tempi strettissimi, le difficoltà gestionali complessive dell’ente e, di conseguenza l’esigenza assoluta di dotarlo delle risorse di bilancio dall’altro. Situazione particolare dovuta, peraltro, alle incertezze legislative in cui il governo lascia i comuni, cui si deve aggiungere quest’anno il passaggio elettorale, tanto che già per l’anno 2013 il comune di Montecarlo prima approvò il bilancio e poi firmò l’accordo sindacale”.
“Accordo sindacale – aggiunge Vittorio Fantozzi -, frutto della prassi del più aperto confronto che in quindici anni non è mai venuto meno da parte nostra, ma che di fronte alle concrete problematiche sopra esposte non ha trovato la minima comprensione o interesse da parte sindacale, se non di mera circostanza, della quale oggi prendiamo atto, magari facendo nostro il vangelo del non eletto presidente del consiglio Renzi che predica ‘di andare avanti anche senza di loro’”.
“Rispediamo, inoltre, al mittente la critica sul funzionamento della Tasi affinché venga reindirizzata al governo Letta, sottolineando come nella previsione di bilancio 2014 siano comunque conservate tutte le misure a tutela delle fasce più deboli, le stesse che hanno sempre sancito gli accordi tra comune e sindacati, quanto un forte incremento delle risorse nel settore sociale, a fronte di un imposizione fiscale contenuta nell’ordine del 2%. Ciò a riprova di come, da sempre, l’amministrazione comunale cerchi di coniugare le esigenze di bilanci sempre più poveri e difficili con l’attenzione alle fasce deboli della popolazione. Non si comprenderebbe, quindi, l’enormità della reazione, a mezzo stampa, questa sì non concertabile, dei sindacati se non per l’occasione d’oro da noi offerta loro per avere un contrappeso mediatico alle sofferte critiche lanciate al comune capoluogo. Sarà nostra cura, inoltre, osservare con lo stesso cipiglio se la stessa intransigenza e relativo predicozzo sarà usato nei confronti di ogni altro comune toscano, così da regolarci per il futuro. Per quanto ci riguarda, come è nostro costume, la porta per il confronto resta aperta con chiunque, non solo per i sindacati, ai quali è bene ricordare come nostra priorità resti sempre ed esclusivamente la comunità ed il territorio di Montecarlo e mai in nessun modo le sempre meno fitte schiere dei loro tesserati”.