Fantozzi: “Sul bilancio di Montecarlo opposizione impreparata, Consiglio abbandonato con motivazioni pretestuose”

5 agosto 2014 | 07:16
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Fantozzi: “Sul bilancio di Montecarlo opposizione impreparata, Consiglio abbandonato con motivazioni pretestuose”

Bilancio comunale, il sindaco risponde alle opposizioni dopo le polemiche sull’ultimo Consiglio, alla fine disertato dalle minoranze: “Gli assenti – dice il sindaco Vittorio Fantozzi – hanno sempre torto,  dice un vecchio adagio che è anche il miglior giudizio sul comportamento e sulle dichiarazioni del gruppo di minoranza in relazione all’approvazione del bilancio di previsione a Montecarlo. Questa opposizione sigla un altro record, dopo quello elettorale, in negativo: essere i primi nella storia della nostra comunità ad assentarsi volontariamente dal confronto nell’unica sede deputata a deliberare, il consiglio comunale, con motivazioni false, a tratti ridicole e pretestuose”.
“Il capogruppo Bernardini  spiega il sindaco Vittorio Fantozzi – ha ricevuto la documentazione sul bilancio il giorno 10 luglio, avvisato per telefono e con nota formale dagli uffici, ed ha avuto quindi ben venti giorni per valutare con i propri colleghi la documentazione e poter chiedere al Comune – agli uffici od agli amministratori, tutti a disposizione – ogni eventuale dovuta delucidazione. Richiesta di chiarimenti non pervenuta con la banale scusa che il ragioniere fosse assente per ferie, quando a disposizione di ogni consigliere resta comunque ogni altro funzionario e soggetto informato, dal segretario comunale al revisore dei conti  agli stessi amministratori e come se non fosse arcinota, peraltro, la disponibilità del ragioniere in questione, capace più di volte di rinviare o rientrare dalle ferie per supportare l’attività comunale”.

“Per le altre pratiche oggetto di trattazione da parte del Consiglio – continua il sindaco – è stata rispettata, come sempre, la disposizione di cui all’articolo 14, comma 8, del vigente statuto comunale, per cui la documentazione relativa alle pratiche da trattare deve essere messa a disposizione dei consiglieri comunali entro le 9 del giorno lavorativo precedente la seduta. Regola che vige da anni e che, facendo riferimento solo al trascorso mandato, non ha mai impedito la trattazione di qualasiasi argomento incluso il bilancio. Ciliegina sulla torta le dichiarazioni dello stesso Bernardini che dopo aver preso a pretesto questi aspetti per assentarsi dal Consiglio ha pubblicamente riconosciuto e ritenuto legittime le medesime procedure. Di che cosa parliamo dunque?”.
“Il meglio però si deve ancora risapere – conclude il sindaco – perché la mattina del consiglio comunale il consigliere Bernardini si è alfine presentato a chiedere delucidazioni agli uffici addirittura scortato dall’ex consigliere comunale Silvio Michi – ci chiediamo, peraltro, a che titolo considerato che Michi non solo non si è candidato, non siede in consiglio comunale e nemmeno è residente nel comune di Montecarlo – con il bilancio sotto braccio, in un incontro dove ha parlato il solo Michi, nel silenzio contemplativo di Bernardini, per chiedere delucidazioni su un ammanco di addirittura 300 mila euro (sic!). Appare palese come dietro le scuse mascherate da principio si scopra una minoranza incapace non solo di comprendere e di affrontare, con altre, la materia del bilancio ma di prendersi le proprie responsabilità, venendo meno anche al rispetto di rappresentare cittadini ed elettori. Il tutto, bene ricordarlo, da chi si è presentato per guidare l’amministrazione, portando in dote 40 anni di attività svolta in Comune. Ad onore del merito occorre però sottolineare come nelle stesso consiglio la minoranza abbia trovato tempo ed energie per formulare una lunga interrogazione per sollecitare la manutenzione degli alberi secchi in piazza d’Armi. Ogni altro commento di appare superfluo. Nel merito del bilancio, inesistenti e quindi non pervenute proposte dalla minoranza, ribadiamo l’impegno dell’amministrazione in un contesto difficilissimo per i Comuni dove, a monte delle minori risorse, ha mantenuto attive tutte le misure sociali ed i servizi al cittadino, evitando stangate, introducendo agevolazioni ed esenzioni e contenendo la pressione fiscale, come si evince dai dati, nell’ordine del 2 per cento”.