“Compostaggio a Salanetti”. Levata di scudi a Capannori

24 agosto 2014 | 15:40
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“Compostaggio a Salanetti”. Levata di scudi a Capannori

“L’impianto di compostaggio a Capannori si farà all’insaputa di tutti”. A sostenerlo è il consigliere comunale di Insieme si può, Mauro Celli che sostiene che tutto sia già deciso e che la sede sarà quella di Salanetti. “Nelle segrete stanze – sottolinea – si è deciso che un gruppo di aziende private costruirà un impianto per 60 mila tonnellate, sapete dove? Udite udite, a Salanetti dove per dieci anni hanno sempre detto che non sarebbe mai stato costruito niente”.

“Complimenti – aggiunge Celli – a sindaco e giunta che oltre ad autosmentirsi hanno voluto condividere con noi questa scelta fondamentale per il futuro di Capannori e per tutti i noi cittadini. Per il modo nascosto, i sotterfugi e gli inganni perpetrati, noi daremo battaglia per quanto possibile”.

“Partendo dal presupposto che non siamo mai stati contrari alla realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti organici nel territorio del nostro comune – prosegue la lista Insieme si può -, è indubbio che ciò che sta succedendo impone una serie di riflessioni e di domande che intediamo rivolgere a sindaco e giunta. Essere venuti a conoscenza della realizzazione di un impianto nella zona di Salanetti, da parte di soggetti privati, è stato del tutto casuale, sfogliando tra i meandri del sito della Provincia di Lucca e questo è assolutamente paradossale. Ci chiediamo se non ci fosse stata la necessità di pubblicare la dichiarazione di impatto ambientale e se noi non avessimo denunciato pubblicamente ciò che stava succedendo, quando i cittadini di Capannori sarebbero venuti a conoscenza di tutto questo? Il 30 di luglio è stata presentata la dichiarazione, è mai possibile che l’amministrazione non si sia sentita in dovere di fare chiarezza informando la cittadinanza immediatamente? Come siamo arrivati alla scelta di Salanetti, dopo che per dieci anni l’amministrazione ha sempre sostenuto che in quell’area non sarebbe mai stata realizzata tale struttura?
Perché siamo arrivati a permettere ad un privato, il trattamento dei rifiuti organici quando questo doveva essere una prerogativa pubblica? Forse le crisi che hanno dilaniato la sinistra a Capannori durante l’ultima legislatura, portando la maggioranza ad un passo dal tracollo, hanno indotto l’amministrazione a lavarsene le mani lasciando ad altri di occuparsene? Cosa c’è sotto? Quanto costerà ad Ascit e quindi a noi cittadini, conferire rifiuti organici in un sito non gestito dall’ente pubblico?”.
“L’onere di sopportare sul terriotorio un impianto come questo – va avanti Insieme si può -, avrebbe potuto portare conseguentemente dei reali benefici per la Comunità, attraverso una riduzione delle tariffe, cosa potrà succedere oggi con l’impianto in mano al privato? Dov’è finita quella trasparenza e quella partecipazione tanto decantata dal sindaco Menesini in campagna elettorale? Solo ed esclusivamente parole al vento, unicamente per riempirsi la bocca di buoni e vani propositi? Queste sono solo alcune delle domande che attendono urgentemente una risposta, dalle quali sindaco e giunta non possono assolutamente sottrarsi. Noi andremo avanti, vogliamo vederci chiaro, è nostra intenzione organizzare una assemplea pubblica per permettere ai cittadini di manifestare la propria opinione”.