Capannori, cambia la Tasi: aliquote al 2,5 per mille




Si basa su una distribuzione più equa tra i cittadini la rimodulazione delle aliquote della Tasi (tassa sui servizi indivisibili) sulla prima casa approvata oggi dalla giunta e che la prossima settimana sarà all’ordine del giorno del consiglio comunale. L’aliquota della Tasi, inizialmente fissata all’1 per mille, potrà arrivare fino al 2,5 per mille (il massimo consentito dalla legge di stabilità è il 3,3 per mille), con l’introduzione di quattro scaglioni basati sulla rendita catastale. Per andare incontro alle famiglie sono state introdotte detrazioni in base al numero dei figli a carico, pari a 50 euro per ogni figlio fino a 26 anni, che potranno anche portare all’azzeramento dell’importo da pagare. Introdotte anche nuove agevolazioni per le fasce più deboli della popolazione. Grazie all’ampliamento del Fondo di solidarietà Tasi di 40 mila euro per il 2014, che è stato oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati, potranno usufruire di agevolazioni anche i lavoratori dipendenti in base all’Isee e alla composizione del nucleo familiare e coloro che sono stati licenziati, i lavoratori in mobilità e in cassa integrazione. Rimangono valide le misure a favore di pensionati e giovani coppie. “Siamo senz’altro contrari all’aumento della pressione fiscale, soprattutto in un momento difficile come quello attuale – spiega il vice sindaco con delega al bilancio e alle finanze, Lara Pizza –, ma il taglio statale al fondo di solidarietà comunale pari a 1 milione e 890 mila euro, cui si aggiunge l’aumento della quota a carico del Comune per 390 mila euro hanno fatto sì che a giugno, quindi a bilancio preventivo già approvato, ci trovassimo di fronte ad una mancanza di risorse pari a 2 milioni e 300 mila euro.
Ancora una volta a causa delle politiche statali i Comuni si trovano nell’impossibilità di programmare adeguatamente la loro attività amministrativa, visto che si interviene a livello finanziario, per altro negativamente, a distanza di mesi dall’approvazione del bilancio. I Comuni si trovano sempre di più costretti a reperire risorse in modo autonomo se vogliono garantire i servizi ai propri cittadini. Grazie ad un’attenta razionalizzazione delle voci di bilancio – prosegue Pizza – siamo riusciti a recuperare 700 mila euro, ma ci siamo trovati costretti a dover modificare l’aliquota Tasi per reperire le rimanenti risorse necessarie a garantire l’efficacia e l’efficienza dei servizi. Nel farlo abbiamo seguito un criterio il più equo possibile basato sulla progressività, in modo da agevolare le famiglie proprietarie di immobili con bassa rendita catastale e figli a carico e le fasce più deboli della popolazione, come i pensionati, i lavoratori dipendenti, i disoccupati, i lavoratori in mobilità e cassa integrazione e le giovani coppie. Con questa rimodulazione quindi per alcune categorie di cittadini l’importo da pagare sarà addirittura più basso se non nullo. Ringrazio le organizzazioni sindacali per la loro collaborazione.”Non ci troviamo d’accordo sull’aumento delle tasse – sostengono le organizzazioni sindacali –, ma diamo atto al Comune di Capannori della disponibilità al confronto, sebbene la modifica delle aliquote Tasi avvenga dopo la sigla dell’accordo tra noi e l’amministrazione comunale. Abbiamo sollecitato l’introduzione di un criterio di progressività nella determinazione delle aliquote e la riformulazione del fondo di solidarietà Tasi e apprezziamo il fatto che le nostre richieste siano state recepite, perché queste misure sono tese ad agevolare coloro che si trovano in situazioni di maggiore difficoltà a partire dai pensionati, dai lavoratori dipendenti e da chi ha perso il lavoro, è in mobilità o in cassa integrazione”.
Questi i quattro scaglioni:
– aliquota del 1 per mille per una rendita catastale fino a 300 euro compresi
– aliquota del 1,5 per mille per una rendita catastale da 301 a 400 euro
– aliquota del 2,2 per mille per una rendita catastale da 401 a 500 euro
– aliquota del 2,5 per mille per una rendita catastale da 501 euro e oltre.
In tutti i casi la detrazione sarà di 50 euro a figlio. E’ previsto invece l’azzeramento dell’aliquota per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale possedute da famiglie con un componente con handicap in situazione di gravità. Le aliquote e le detrazioni saranno applicate anche alle pertinenze delle abitazioni principali.
Agevolazioni Fondo di Solidarietà Tasi:
– pensionati: contributo massimo di 100 euro per i pensionati ultrassessantenni con un reddito Isee non superiore a 17.624 euro se il nucleo è composto da una sola persona e non superiore a 12.776 euro se composto da due o più persone
– lavoratori dipendenti: contributo massimo di 100 euro per coloro che hanno un Isee non superiore a 17.624 euro se il nucleo è composto da una persona e non superiore a 12.776 euro se composto da due o più persone
– licenziati, lavoratori in mobilità, in Aspi, in Cig ordinaria straordinaria o in deroga: rimborso del pagamento della Tasi, che sia stata regolarmente versata l’imposta, si sia proprietari di un’unica unità immobiliare e si abbia un reddito familiare imponibile Irpef lordo per l’anno in corso inferiore a 26 mila euro
– giovani coppie: contributo massimo di 100 euro per le giovani copie residenti con età di ciascuno dei componenti non superiore a 32 anni e reddito familiare massimo di 39.500 euro.
Vengono confermate invece le aliquote Tasi già stabilite per tutte le altre fattispecie: aliquota azzerata per immobili di anziani o disabili ricoverati; aliquota del 1,5 per mille per gli immobili locati con contratto registrato da soggetto passivo d’imposta che lo utilizza come abitazione principale; aliquota al 1 per mille per le abitazioni locate con contratto concordato e gli immobili concessi in uso gratuito.
Per gli immobili locati i proprietari dovranno corrispondere l’80% e gli inquilini il 20%, mentre per quelli in comodato d’uso dovranno versare, rispettivamente, il 70% e il 30%. La Tasi non dovrà essere corrisposta da parte degli enti non commerciali che affittano gli immobili per l’emergenza abitativa.