Sel della Piana: “Chi chiama compostaggio l’impianto proposto a Salanetti è un ignorante”

3 settembre 2014 | 12:22
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Sel della Piana: “Chi chiama compostaggio l’impianto proposto a Salanetti è un ignorante”

“La fiducia dei cittadini nella politica e nella amministrazione pubblica la si può riconquistare attraverso comportamenti trasparenti evitando le classiche furbate all’italiana, intanto ricominciamo a chiamare le cose con il loro nome. Un impianto di compostaggio è una cosa, l’impianto di carbonizzazione idrotermale, proposto dai privati per Salanetti, è un’altra”. Lo ricorda, con forza, il circolo Sel della Piana di Lucca. “Sono due impianti completamente diversi – si aggiunge -: qualcuno, in questi giorni, per ignoranza o per interesse, ha affermato che questo impianto sarebbe l’ultima generazione tecnologicamente avanzata del compostaggio. Sciocchezze, non è nemmeno un lontano parente del compostaggio”.

“Il compostaggio con digestione anaerobica, proposto per l’impianto previsto dal Piano interprovinciale dei rifiuti a Capannori, è il processo più antico e naturale che si conosca, è quello che quotidianamente avviene nel nostro stomaco aiutato, nel nostro caso, dalla tecnologia per poterlo realizzare per grandi quantità di materia organica selezionata attraverso la raccolta differenziata, l’altro, è un processo tecnologico che, attraverso una pressione di circa 22bar e un calore di circa 180/200 gradi, produce una modificazione e una nuova combinazione molecolare trasformando una biomassa, con l’aggiunta di acido citrico come catalizzatore, in carbone: si accelera, con questa tecnologia, quel processo di produzione fossile che in natura richiede milioni di anni. Noi non siamo dei fondamentalisti e quindi non criminalizziamo nessuna nuova tecnologia, la vogliamo conoscere per capire ed individuare eventuali potenzialità e possibili impieghi, e se può diventare una soluzione ecologicamente e anche economicamente vantaggiosa per risolvere problemi particolari in cerca di soluzione da anni. Su una cosa però abbiamo le nostre convinzioni supportate da conoscenza scientifica e non da diffidenza: l’impianto ideale per trattare una massa organica raccolta in modo differenziato dai rifiuti urbani è sicuramente il compostaggio attraverso un processo di digestione anaerobica per sfruttare due volte il rifiuto sottraendoli biogas per fini energetici e compostando successivamente il digestato per ottenere compost di qualità come ammendante agricolo. Un impianto che noi di Sel consideriamo utile, necessario ed urgente e che chiediamo sia realizzato in un luogo che possa permettere l’integrazione e le sinergie con il sistema di gestione e digestione dei fanghi da depurazione. Questa è stata sempre la nostra posizione e chiediamo al Comune di Capannori e alla Provincia di Lucca con forza, di non tergiversare ulteriormente e di procedere spediti ad individuare il sito per realizzare l’impianto previsto. Sull’altro progetto, che è un’altra cosa, crediamo sia giusto aprire un confronto serio su basi scientifiche per capire se ci sono possibili impieghi che possono migliorare punti di criticità nella gestione attuale di particolari rifiuti industriali ed agricoli”.