Altopascio, Tori ancora contro il sindaco: “Con l’ex inceneritore non ho nulla a che fare”

5 settembre 2014 | 07:57
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Altopascio, Tori ancora contro il sindaco: “Con l’ex inceneritore non ho nulla a che fare”

Sull’ambiente è ancora botta e risposta tra il sindaco di Altopascio, Maurizio Marchetti, e il consigliere comunale di LiberAltopascio, Matteo Tori. A scatenare la nuova replica di Tori alcune affermazioni del primo cittadino che ha puntato il dito sul consigliere in merito alle critiche ricevute sull’ex inceneritore. Marchetti in sostanza ha fatto notare che in quel periodo Tori era assessore. Quest’ultimo però adesso intende smentirlo. “Il sindaco di Altopascio – esordisce Tori – ha poca dimestichezza con la storia. Tanti anni di governo ininterrotto gli hanno forse creato problemi di memoria oppure è la solita strategia vecchia: quella d’inventarsi una storia falsa facendola passare per vera”.

“Sono entrato in consiglio comunale alla fine del 1987 al posto dell’assessore al personale deceduto. Sei mesi dopo ci sono state le elezioni e sono stato confermato assessore nella giunta guidata dal sindaco Pagni insieme al giovane Marchetti eletto come me per la prima volta in consiglio comunale. L’inceneritore, nato per volontà dei Comuni di Altopascio, Porcari e Montecarlo era già stato chiuso dalle autorità competenti perché non in regola con le norme vigenti. La segnalazione era partita per iniziativa dell’unico vero assessore all’ambiente del Comune di Altopascio, il dottor Pellegrini. Il signor Marchetti, ricordo, dal 1988 ad oggi è sempre stato in giunta, prima come assessore e poi in qualità di sindaco. Ha, quindi, gestito dapprima la fase di scioglimento del Consorzio Smaltimento Rsu e il caso delle ceneri da esso prodotte e poi la chiusura avvenuta agli inizi del 2000. Chiusura che, è bene ricordare, ha lasciato in eredità agli altopascesi un debito di circa 400.000.000 di lire. La stessa gestione fallimentare dell’Altopascio Servizi, anch’essa chiusa con un debito di circa 600mila euro e con un derivato, altro debito, del valore di circa 650mila euro aggiunto ad un mutuo contratto dalla società per 3.800.000 euro e utilizzato per acquistare l’ex-cinema Puccini. Debiti che i cittadini di Altopascio dovranno pagare per almeno venti anni. Veniamo all’abbandono della riserva naturale del Sibolla che lui giustamente dice di competenza provinciale. Altro vuoto di memoria, ma lui è non è consigliere provinciale e poi il lago non è sul territorio di Altopascio da lui governato ininterrottamente dal 1988 ad oggi? L’eternit, ancora un vuoto di memoria, è stato tolto dalle scuole su iniziativa del sottoscritto quando ero assessore alla pubblica istruzione. Parla di un riconoscimento nazionale per Altopascio, giudicato il primo comune italiano sopra i diecimila abitanti nella salvaguardia ambientale. Ci dica quali iniziative ambientali ha preso, questa volta sono io ad avere un vuoto di memoria, per ottenere questo magnifico riconoscimento? Forse si riferisce alla discarica di rifiuti speciali del Marginone oppure alla discarica abusiva di Badia Pozzeveri. La raccolta differenziata, gestita da Ascit, non è merito suo ma casomai dei cittadini di Altopascio che ancora aspettano un centro di raccolta rifiuti ingombranti da lui promesso in campagna elettorale. Si vanta di avere investito sette milioni di euro in pochi anni per la prevenzione del rischio idrogeologico. Ho un altro vuoto di memoria: non ricordo opere importanti ma solo tanti interventi clientelari. Non si rivolga più a me, ma dica ai suoi cittadini quali opere ha realizzato la sua amministrazione per ridurre il rischio idrogeologico. Confermo il mio giudizio negativo e spero che nel prossimo bilancio ci siano segnali di risveglio ambientale per un territorio devastato da uno sviluppo urbanistico dissennato”.