Insieme si può: “Impianto Salanetti, coinvolta anche Lucca”

6 settembre 2014 | 18:24
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Insieme si può: “Impianto Salanetti, coinvolta anche Lucca”

Si infiamma il dibattito sul nuovo impianto di carbonizzazione per cui è stata chiesta l’autorizzazione nella zona di Salanetti. A ricostruire i passaggi è il gruppo di opposizione in consiglio comunale, Insieme si Può, composto da Giada Menichetti e Mauro Celli. “Dopo aver chiesto un consiglio comunale straordinario, aperto alla cittadinanza, per approfondire la questione del progetto presentato per realizzare un nuovo impianto di carbonizzazione idrotermale per i rifiuti a Salanetti (richiesta sottoscritta insieme a tutti i gruppi di minoranza) – dice la nota – desideriamo proseguire sulla strada intrapresa, sul fronte della necessaria chiarezza relativa al progetto. Abbiamo già sottolineato come sia mancata l’informazione verso i cittadini, e vogliamo ribadire ancora una volta come la vicenda sia emersa grazie ad una scoperta casuale, senza che gli enti pubblici, nonostante l’importanza dell’intervento proposto dai privati, avessero resa nota la questione come riteniamo avrebbero dovuto fare. Giova infatti ricordare che le varie richieste per la realizzazione dell’impianto da parte della Gielle srl, sono arrivate in Comune a Capannori il 24 luglio. Dal Comune poi, il Suap ha inviato la documentazione alla Provincia per la richiesta di Valutazione di impatto ambientale (Via) il 30 di luglio. Dunque in estate in pieno clima vacanziero, con la scadenza per presentare eventuali osservazioni fissata al 28 settembre”.

Sempre in merito alla volontà di avere la massima trasparenza sulla vicenda – prosegue la lista civica – il nostro gruppo consiliare, in questi giorni ha cercato nuovi dettagli che finora non erano emersi. Da visure camerali e altri accertamenti svolti, emerge che la Gielle srl, ha come amministratore unico della società il commercialista Ugo Fava, che attualmente ricopre la carica di presidente della Gesam Spa. Sempre dalla visura camerale emerge che tra le attività che ha per oggetto la società Gielle, c’è la gestione e l’esercizio di impianti a tecnologia complessa, volta al recupero, al trattamento e allo smaltimento di qualunque genere di biomassa e smaltimento organico, e segnatamente della frazione organica dei rifiuti urbani provenienti da raccolta differenziata, ma anche la commercializzazione di ogni prodotto o sottoprodotto derivante dall’attività, come titoli di efficienza energetica, compresa l’attività di recupero energetico con conseguente produzione e vendita di calore o energia elettrica”.
“In attesa di poter esprimere valutazioni e fornire altri dettagli durante il consiglio comunale dedicato al tema – chiude Insieme si Può – ci chiediamo quindi se nel progetto ci sia o meno anche il coinvolgimento dell’azienda che svolge per Lucca e Capannori la distribuzione del gas metano, e se si prospetti l’ingresso nella società di enti pubblici, attraverso delle partecipazioni. Ci chiediamo inoltre, dopo aver ascoltato le dichiarazioni fatte da Rossano Ercolini all’assemblea di venerdì sera a Zone, a quale titolo la Lucense (società consortile composta da enti pubblici, istituti, fondazioni bancarie e associazioni di categoria, tra cui lo stesso Comune di Capannori, la Provincia e il Comune di Lucca) lo abbia contattato per l’illustrazione del progetto dell’impianto. Appare chiaro che il progetto sembra assumere una valenza che va oltre il territorio di Capannori, investendo anche interessi nel Comune capoluogo. Anche su questo aspetto è necessaria trasparenza, per questo auspichiamo un analogo impegno di verifica da parte dei partiti di opposizione presenti in consiglio comunale a Lucca”.

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