Fanno sesso a festa del vino, dal Comune appello a rispetto

È bastata una segnalazione da parte di un cittadino per innescare la reazione della pubblica amministrazione. Una lettera aperta a metà tra il monito e la raccomandazione al buon senso, possibilmente civico, l’avviso lanciato dal borgo antico di Montecarlo, interessato in questo periodo da una delle più acclamate ed al tempo stesso antiche feste del vino in Toscana, dove il nettare di Bacco in questo caso ha alimentato più di una passione. Il canale diretto tra cittadino ed amministratori avviato dalla giunta guidata dal sindaco di Montecarlo Vittorio Fantozzi, che ha fatto dei propri profili sui principali social network una sorta di ricevimento ed assistenza on line, questa volta ha interessato un tema hot ricorrente nelle cronache nazionali di questa stagione estiva, come il recente caso di Firenze dove in piazza Ognissanti una coppia si è data al sesso sfrenato tra la curiosità e la rabbia dei passanti, che non hanno mancato di immortalare con fotografie la scena divulgandola sul web a danno dell’immagine della città. Una scena simile è infatti quella che, nella segnalazione prontamente indirizzata e ricevuta dal sindaco, si sarebbe verificata alcuni notti fa in una delle vie interne del centro storico di Montecarlo dove una giovane coppia nelle ore piccole si sarebbe lasciata andare, complice un angolo poco illuminato, a più di un effusione amorosa, suscitando dapprima la curiosità e poi l’aperto rimprovero di alcuni residenti, di rientro a casa dopo il lavoro prestato durante i festeggiamenti, i quali hanno subito interessato il primo cittadino chiedendogli di intervenire. Nessuna performance pubblica, quindi, come riportato dalla ingigantitesi voci di paese.
Consapevoli dell’enorme quantità di presenze nella Città del Vino in provincia di Lucca richiamate dalla rinomata Festa del Vino giunta alla sua 47esima edizione – il borgo antico passa, infatti, dalle poche centinaia di residenti a diverse migliaia di visitatori nelle le dodici sere di festa per una presenza complessiva di cinquantamila presenze con un pubblico composto prevalentemente di famiglie e giovani – e delle relative poche forze disponibili a garantire un controllo continuo dell’ordine pubblico anche nelle ore notturne, gli amministratori hanno deciso però per un approccio diverso dall’aperta condanna e repressione, preferendo rivolgere un appello diretto e molto particolare ai propri ospiti e visitatori affinché gestiscano correttamente gli effetti collaterali del nettare di Bacco (Montecarlo è da sempre zona di produzione vitivinicola, con una tra le più antiche Doc d’Italia per il vino bianco datata 1969).
Decisi a non lanciare messaggi negativi per l’immagine della festa e la promozione del territorio, il primo cittadino ed il vice sindaco nonché assessore all’agricoltura Angelita Paciscopi – già noti alle cronache come autori dell’iniziativa Sposarsi a Montecarlo che ha aperto ai matrimoni civili per 24 ore 365 giorni l’anno con in più la possibilità di avere il proprio animale domestico come testimone hanno optato per una breve lettera aperta dove si invitano i presenti a tenere un comportamento rispettoso del borgo antico e del decoro pubblico, non per questo rinunciando in niente alla gioia ed ai sentimenti amorosi stimolati dalla complicità del buon vino di Montecarlo.
Questo il testo della lettera aperta: “Cari amici di Montecarlo di Toscana la nostra Festa del vino nasce per voi e con voi è cresciuta per quasi 50 anni offrendo a generazioni e generazioni momenti di lieta spensieratezza e di spettacolo nell’immutato ed incantevole scenario del suo borgo antico. Siete proprio voi, cari amici, assieme al nostro e vostro vino, sublime nettare e simbolo della purezza della terra ad essere al centro dei festeggiamenti e delle tradizioni del settembre montecarlese. Ed è proprio da questo incontro che nasce la gioia e si celebra la bellezza che hanno reso famose e sempre attese da tutti queste giornate di autentica festa. E allora sappiate gioire con noi di ogni singolo sorso e di ogni brindisi e godete interamente del buono che il vino sa donare alla vita. Lasciate che il vino vi faccia dire la verità e faccia parlare i sentimenti, inebriatevi ed ubriacatevi d’Amore ma ricordate, fatelo rispettando, anzitutto, voi stessi e tutti coloro che vi circondano affinché la festa resti tale per tutti. Ricordatevi, dunque, di non lasciarvi andare agli eccessi, di avere riguardo ed attenzione a chi vi circonda, sia che siate in procinto di metter mani al volante, sia che la passione amorosa travolga ogni vostro pudore perché Montecarlo è città del vino e città dell’Amore ma è anche soprattutto città vostra. E allora, cari amici… esigetevi rispetto e buona Festa del vino”.