Rifiuti, Menesini alla Regione: “No all’aumento dei costi”

Non ci sta il sindaco Luca Menesini a vedersi aumentare dalla Regione Toscana i costi per il conferimento in discarica dell’indifferenziato prodotto, essendo il primo cittadino di una comunità che fa la raccolta differenziata porta a porta spinta, e quindi capace di produrre un rifiuto non riciclabile di qualità, che non necessita di essere pretrattato prima di andare in discarica. Menesini, quindi, ha preso carta e penna e ha scritto al presidente Enrico Rossi e all’assessore regionale Anna Rita Bramerini perché venga modificata l’attuale ordinanza regionale attuativa della circolare Orlando, in modo che i Comuni virtuosi nella raccolta differenziata siano premiati per il loro operato quotidiano. Nello specifico, il premio che il primo cittadino di Capannori chiede per la sua comunità – ma anche per tutte le altre realtà locali della Toscana che fanno il porta a porta – una disposizione regionale che tenga conto delle caratteristiche chimico-fisiche del rifiuto raccolto che, come nel caso di Capannori, può evitare di subire lavorazioni ridondanti e superflue che generano un notevole aggravio di costi senza un effettivo ritorno in termini di salute pubblica e tutela ambientale.
La necessità del pretrattamento dell’indifferenziato prima di andare in discarica, infatti, interessa il non riciclabile prodotto dai Comuni che fanno la raccolta con i cassonetti. La Regione, invece, ha stabilito, sulla base della circolare Orlando, che tutto l’indifferenziato prodotto in Toscana vada negli impianti di pretrattamento, che comporta un costo aggiuntivo di 45 euro a tonnellata.
Per Menesini la scelta della Regione è inaccettabile, perché ritiene fondamentale che i cittadini virtuosi nella raccolta differenziata siano premiati.
“A Capannori – spiega il sindaco Menesini – abbiamo centrato gli obiettivi della circolare Orlando e della direttiva europea già da tempo, grazie alla strategia Rifiuti Zero e alla bravura e partecipazione dei cittadini nella raccolta porta a porta. Il non riciclabile prodotto a Capannori è di qualità, ovvero non necessita di passare da un impianto di pretrattamento prima di andare in discarica, poiché l’organico che vi può essere presente è di una percentuale irrisoria. La Regione deve riconoscere la qualità dell’indifferenziato prodotto con la raccolta porta a porta e fare una distinzione precisa nell’ordinanza fra i Comuni che la fanno e quelli che usano i cassonetti. Che tradotto in azioni concrete vuol dire non caricare sulle amministrazioni come la nostra costi che noi abbiamo abbattuto alla radice, con una strategia ambientale che punta alla riduzione a monte del rifiuto. E’ giunto il momento di premiare chi porta avanti politiche che mettono al centro la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini. Sono certo che il presidente Rossi condivide questo punto di vista e pertanto accoglierà questa richiesta. In questo modo, la Regione incentiverebbe tutte le amministrazioni comunali a puntare sul porta a porta spinto, consentendo alla Toscana di fare un passo concreto verso la strategia ambientale europea”.
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