Rifiuti, Bramerini a Menesini: “Regione ha fatto presente il caso Capannori”

“Conosciamo bene il problema e comprendiamo le osservazioni del sindaco Menesini. Ma la circolare Orlando parla chiaro e, al momento, non lascia margini di intervento nonostante le nostre richieste: non è possibile escludere a priori un trattamento adeguato anche se i rifiuti residuali provengono da raccolta differenziata molto spinta”.
L’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini risponde così al sindaco Luca Menesini sugli esiti che la circolare Orlando ha sul Comune di Capannori (Leggi).
“Vorrei ricordare – continua Bramerini – che è stata proprio la Regione Toscana a convocare a settembre dello scorso anno un tavolo interregionale per valutare le implicazioni della circolare, proponendo, tra le altre questioni, anche quella sollevata dal sindaco di Capannori. In quella sede abbiamo chiesto di trovare modalità adeguate con le quali derogare agli obblighi imposti per evitare trattamenti che si dimostrassero ridondanti con conseguenti aggravi dei costi, laddove fossero stati raggiunti livelli spinti di raccolta differenziata e rispettati gli obiettivi sul conferimento in discarica di rifiuti biodegradabili. Purtroppo ad oggi il tavolo non è stato più riconvocato”.
La circolare Orlando, emanata a seguito della procedura di infrazione iniziata contro la Repubblica italiana già nel giugno 2011 e culminata nel giugno 2013 con la presentazione di un ricorso, stabilisce infatti che la raccolta differenziata non costituisce di per sé condizione equipollente al trattamento perché “il fatto che la percentuale di raccolta differenziata venga aumentata non autorizza a concludere che la parte di rifiuto che rimane indifferenziato non debba essere sottoposto ad un trattamento adeguato, comprensivo di stabilizzazione della frazione organica dei rifiuti stessi, prima della messa in discarica e pertanto non è tale da evitare o ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull’ambiente”.
“E’ bene ribadire – conclude Bramerini – che l’ordinanza regionale, assunta a seguito di incontri informativi e di condivisione con Province e Ato, si è resa necessaria per garantire il rispetto delle disposizioni della Circolare Orlando e ciò è stato realizzato ricorrendo al pieno utilizzo di tutti gli impianti di trattamento presenti in Toscana il che ci ha permesso di rispettare il principio di autosufficienza nella gestione dei rifiuti”.