Biocarbonizzazione, Porcari chiede l’inchiesta pubblica

Impianto di biocarbonizzazione di Salanetti, dubbi dal Comune di Porcari che, sul tema, chiederà alla Provincia di attivare una procedura di inchiesta pubblica. Sono infatti numerose le perplessità che al riguardo sono state espresse dal sindaco Alberto Baccini. “L’amministrazione comunale di Porcari – dice Baccini -, pur avendo fino ad oggi mantenuto una posizione di riserbo sulla questione della eventuale localizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti, ha comunque seguito con attenzione l’evolversi della procedura relativa alla richiesta di Via avanzata presso la Provincia di Lucca. E’ vero che il progetto è di un ‘privato’ e dunque è legittimo, però ora è il momento di prendere una posizione come Comune. Pur nel massimo rispetto delle competenze afferenti nelle istituzioni preposte, Comune di Capannori e Provincia di Lucca, riteniamo che il territorio di Porcari sia oggettivamente quello può temere maggiormente gli effetti collaterali derivanti da tale infrastruttura. Non si deve dimenticare, infatti, che nelle immediate vicinanze sono presenti nel nostro Comune immobili civili con nuclei abitativi a meno di 100 metri di distanza dalla localizzazione individuata. La nostra è una valutazione prettamente politica”.
“Risulta evidente – prosegue Baccini – che trattandosi in ingresso di rifiuti organici di varia natura, sia civile che industriale, non si possono escludere reazioni biologiche da cui possono scaturire emissioni maleodoranti. Pur considerando tute le possibili precauzioni, tale fenomeno non può essere escluso a priori. C’è inoltre da considerare che si tratta di una zona comunque soggetta a passaggi di ‘piena idraulica’ con il rischio di contaminazione del suolo, delle acque e delle vicinissime abitazioni. Si aggiunga anche che in tale zona, al confine con il territorio di Porcari, sono già concentrate molte attività quali cartiere ed impianti di deposito a trattamento rifiuti”. In quella zona troviamo infatti Ascit e Valfreddana Recuperi. Porcari ha anche un impianto di depurazione. “Ancora va segnalato – chiarisce il sindaco – che anche dal punto di vista energetico i reattori all’interno dell’impianto dove avverrà la reazione di carbonizzazione devono essere mantenuti a temperatura compresa fra 180 e 200 gradi con l’apporto di calore fornito dall’esterno mediante l’utilizzo di una centrale termica da tre megawatt”.
“La centrale – si legge in relazione – può essere alimentata a pellet di legna o a biocarbone ovvero il prodotto finale dell’impianto stesso. In generale va quindi osservato che si tratta di una tecnologia nuova studiata a livello sperimentale in Spagna e coperta da brevetti che, ad oggi, non ha diffusione su scala reale e di conseguenza non è certo che tutti i possibili impatti ambientali siano noti”. Per tutte queste ragioni il Comune di Porcari presenterà le osservazioni conseguenti e a garanzia di una totale trasparenza dei procedimenti richiederà alla Provincia di Lucca di attivare una procedura di inchiesta pubblica per ottenere la massima conoscenza e partecipazione possibile. “Poiché – conclude il primo cittadino – c’è un problema di salute e il sindaco è il responsabile della salute dei cittadini, ritengo che questa richiesta sia obbligatoria ed inevitabile”. Con decisione il sindaco Baccini ha voluto ricordare che arrivati a questo punto, il territorio di Porcari è saturo e non può più ospitare impianti. Oltre al fatto che dal punto di vista dell’evoluzione urbanistica, ormai la questione non lascia spazio a dubbi. Quale che sia la localizzazione, il problema della vicinanza dalle case rimane. L’unica opera infrastrutturale che deve essere tecnicamente e prontamente realizzato è l’asse est-ovest degli assi viari. In sintesi, se si vuole trovare una localizzazione per questo tipo di impianto nella Piana di Lucca, si facciano avanti altri Comuni. Capannori o Altopascio, ad esempio.
“La sperimentazione da noi a Porcari non è ammessa, non si farà mai – puntualizza l’assessore ai lavori pubblici Fanucchi -. Fino ad ora abbiamo sospeso il giudizio, ora passeremo alle carte ufficiali. Ci tengo a precisare che c’è anche la questione della presenza delle polveri sottili; in questo impianto ne saranno bruciate 10 tonnellate al giorno e andranno a finire nell’aria. A Porcari sono anni che facciamo battaglie contro le polveri sottili. Ci sarà un tavolo tra Asl, Ascit, Comune di Capannori e Provincia di Lucca e noi faremo una richiesta ufficiale per poter partecipare a questo tavolo. Vogliamo prontamente aggiornare – dichiara Franco Fanucchi – l’indagine ‘epidemiologica’ del 2007 per quanto riguarda in generale il territorio provinciale e in particolare Porcari. Questo costituirà per noi un valido punto di riferimento per le nostre scelte”. “Col prossimo bilancio 2015 – promette Fanucchi – faremo un altro biomonitoraggio lichenico per monitorare la qualità dell’aria e auspichiamo che dia risultati migliori rispetto all’ultimo che è stato fatto nel 2008”.
Mirco Baldacci