Capannori, latte e pannolini gratuiti per le famiglie in difficoltà

4 ottobre 2014 | 12:02
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Capannori, latte e pannolini gratuiti per le famiglie in difficoltà

Latte e pannolini gratuiti per bambini che appartengono a famiglie in difficoltà. E’ il nuovo servizio attivato da poche settimane grazie alla collaborazione con il Centro accoglienza alla vita dell’associazione cristiana per la famiglia  di Lucca all’interno della bottega solidale aperta la scorsa primavera nei locali della parrocchia di Massa Macinaia, grazie ad un progetto della Caritas Diocesana di Lucca e del Comune di Capannori.

Le famiglie con neonati, individuate dai servizi sociali del Comune dopo l’accoglienza presso il Punto Insieme, che attualmente sono 6, possono ritirare allo spazio bimbi latte artificiale per i  bambini da 0 a 1 anno e pannolini per quelli da 0 a 3 anni. La consegna degli aiuti avviene due volte al mese.  
Si amplia così l’importante esperienza di solidarietà della bottega di Massa Macinaia strutturata sul modello degli Empori della carità, dove le famiglie in difficoltà economica possono ricevere un sostegno ai bisogni alimentari. Grazie al progetto Cinque pani gestito dalla Caritas Diocesana di Lucca e dal centro di ascolto Filo di Luce di S. Leonardo in Treponzio e delle parrocchie limitrofe con l’importante supporto del Comune di Capannori, vengono accolti i nuclei familiari individuati attraverso un lavoro congiunto dal centro di ascolto Filo di Luce e dagli sportelli sociali del Comune. Le famiglie possono periodicamente usufruire di alimenti quali pasta,  legumi,  latte, verdure, con particolare attenzione ai prodotti freschi, biologici e di filiera corta che sono stati recuperati o donati da negozi e da supermercati oppure appositamente acquistati. Gli alimenti forniti rispettano nelle quantità le proporzioni previste per la composizione di una corretta dieta, che tenga conto della presenza di tutti gli elementi nutritivi.
All’interno della bottega è da subito stato allestito anche uno spazio gioco per i bambini ed un angolo dove i volontari della Caritas animeranno incontri di educazione alimentare, educazione al consumo e bilancio familiare.
Partito sperimentalmente con 10 famiglie della zona sud del territorio grazie all’impegno finanziario del Comune e a fondi Cei 8×1000, il progetto, che oggi ne serve 20, arriverà a regime servendo 100 famiglie.
“E’ sicuramente positivo il bilancio di questo progetto a pochi mesi dal suo inizio, perché sta dando una risposta concreta  al crescente numero di cittadini che non riescono a fare una spesa equilibrata a causa di problemi economici dovuti, ad esempio, alla perdita del lavoro, alla disoccupazione o a un reddito troppo basso – sostiene l’assessore alle politiche sociali, Ilaria Carmassi.  Cinque pani è un progetto venuto dal basso e reso possibile grazie alla forte collaborazione tra istituzioni, parrocchie e associazioni e non  rappresenta solo un sostegno alle fasce più deboli della popolazione, ma vuole anche incentivare la cultura della corretta alimentazione e promuovere le relazioni sociali e l’integrazione nella comunità. E’ nostra intenzione espandere ulteriormente questo progetto e per questo abbiamo incontrato le associazioni di categoria del territorio per dare vita a  forme di collaborazione”.
“Questa bottega  permette di dare maggiore dignità alle persone in difficoltà, mettendo a loro disposizione prodotti locali e di qualità, favorendone la crescita economica locale attraverso una strutturata rete istituzionale e del terzo settore – afferma Raffaele Pacini, responsabile della caritas zonale di Massa Macinaia e delle parrocchie limitrofe.  E’ un  grande passo avanti rispetto al tradizionale ‘pacco alimentare’ che già avevamo attivato. Uno dei nostri obiettivi è anche quello di educare le persone che usufruiscono di questo sostegno ad una alimentazione corretta e per questo proponiamo molti prodotti a chilometri zero e attiveremo specifiche attività di formazione e incontri su come cucinare sano e bene già dai prossimi mesi, ai quali ci piacerebbe che partecipasse tutta la comunità”.
Ogni famiglia inserita del progetto ha a disposizione un punteggio da poter “spendere” nella bottega, assegnato sulla base della valutazione dei bisogni da pate dei servizi Sociali e del centro di ascolto Caritas. Si tratta di una sorta di denaro virtuale che consente di comprare, naturalmente senza alcun costo reale, i prodotti esposti. Ogni punteggio prevede le esigenza dell’intero nucleo familiare ed è calcolato sulla base delle esigenze alimentari individuate con l’aiuto di una nutrizionista, tendendo conto del numero dei componenti del nucleo e dell’eventuale presenza di anziani e bambini.