Compostaggio, no comitato di Zone a impianto Salanetti

19 ottobre 2014 | 09:30
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Compostaggio, no comitato di Zone a impianto Salanetti

No dal comitato di Zone all’impianto di carbonizzazione di Salanetti. Lo hanno scritto a chiare lettere i rappresentanti dei cittadini a Provincia e Comune di Capannori in una nota a firma del presidente Maurizio Centoni, del vicepresidente Alfredo Lari, della segretaria Ada Tinè e della cassiera Rossana Dianda. Il dissenso è legato a una serie di motivi esplicitati nella missiva: “Nell’area di Salanetti – dice il comitato – sono già concentrate numerose attività che trattano rifiuti (due piattaforme Ascit, Valfreddana Recuperi, Ageo) e pertanto la realizzazione di tale impianto aumenterebbe di molto la criticità del sito. Inoltre l’area che dovrebbe accogliere l’impianto è soggetta ad andare periodicamente sott’acqua ed uno dei motivi che in passato hanno sconsigliato di costruirvi un impianto di compostaggio”. “La nostra contrarietà all’incenerimento – prosegue la nota – si concretizzò a suo tempo in una lotta che produsse i suoi frutti positivi quando era prevista la costruzione di un inceneritore sul territorio di Capannori. Poiché anche in questo caso si tratta di incenerimento la costruzione dell’impianto in oggetto ci vede decisamente contrari. E poi da quanto appreso l’impianto in oggetto, che dovrebbe trattare 60mila tonnellate l’anno di materiale, risulta essere il primo in assoluto, e quindi non ne sono conosciute le ricadute sull’ambiente e sulle persone. Non ci piace fare da cavie”. “Sempre da quanto abbiamo appreso – conclude la nota – tale impianto non risolverebbe il problema del riciclaggio della frazione organica prodotta dai cittadini di Capannori ma molto materiale verrebbe importato da fuori Comune”. “Noi cittadini di Zone – conclude la nota – ci adoperiamo per una raccolta differenziata molto spinta e siamo ben convinti della validità degli obiettivi che si pone Rifiuti Zero di cui anche il Comune di Capannori è promotore ma l’impianto in oggetto verrebbe a stridere fortemente con gli obiettivi che si sono posti i cittadini e l’amministrazione di Capannori. Per i motivi sopra esposti invitiamo la Provincia e tutti gli altri enti di competenza a non permettere la costruzione dell’impianto di carbonizzazione idrotermale di cui all’oggetto”.