Asse nord sud, Capannori ribadisce il no

22 ottobre 2014 | 16:14
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Asse nord sud, Capannori ribadisce il no

di Roberto Salotti
Il sindaco di Capannori, Luca Menesini, non ha intenzione di fare alcun passo indietro e ora – anche formalmente – ha dalla sua parte la maggioranza del consiglio comunale. Sulla grande viabilità non cederà di un millimetro: “L’asse nord sud – dice in apertura del consiglio comunale straordinario sul nuovo sistema tangenziale –, così com’è, è monco e non risolve i problemi del traffico della Piana che per larga parte è autogenerato. Una viabilità di attraversamento non porterà che trascurabili benefici, per questo continuiamo a sostenere che il progetto debba essere profondamente modificato e soprattutto che prima venga realizzato il collegamento tra i caselli autostradali del Frizzone e di Lucca Est”. Proprio nel giorno in cui la Provincia di Lucca invia il suo parere al ministero (Leggi) per concludere l’istruttoria sulla valutazione dell’impatto ambientale, ponendo precise indicazioni sulle modifiche da apportare nel progetto definitivo – la cancellazione, ad esempio, del cavalcavia a Pieve S. Paolo, e il sottopassaggio in corrispondenza dell’acquedotto del Nottolini a S. Concordio -, Capannori rilancia e chiede il rispetto del protocollo d’intesa firmato dagli enti, compresi Ministero e Anas, il 14 aprile del 2011. E’ questo il senso dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza in consiglio comunale che dà mandato al sindaco di ribadire la contrarietà di Capannori alla realizzazione come priorità dell’asse nord sud e impegna la giunta a coinvolgere gli altri enti in un tavolo di coordinamento per creare un organo istituzionale con l’obiettivo di studiare alternative, nell’ottica di un progetto complessivo per la mobilità del futuro dell’intera Piana di Lucca. Il documento è passato con i voti della maggioranza (Pd, Capannori2020, Scelta Popolare, Moderati), mentre è stato respinto quello presentato da Insieme si può, con il quale invece, pur riconoscendo la necessità di intervenire con modifiche, si chiedeva di andare avanti con l’iter per realizzare gli assi viari.

Un documento, quello del protocollo 2011, corredato da un cronoprogramma che secondo Menesini e gli amministratori di Capannori è stato “stravolto” quando è partita la procedura per la Via, con la proposta di uno stralcio del progetto, ai fini del parziale finanziamento delle opere. La sua – ribadisce Menesini – non vuole essere una “battaglia di campanile”: “Mi sta a cuore il futuro di tutta la Piana – dice – non soltanto di Capannori. Ma Capannori vuole che siano risolte le indiscutibili criticità del traffico, lo vuole fare non soltanto parlando della grande viabilità ma anche di una mobilità alternativa, per la quale ci siamo impegnati negli anni. Il nostro obiettivo è quello di ridare spazio e respiro al territorio, spazio e respiro che sono stati soffocati da una urbanizzazione senza una adeguata pianificazione”. Per questo lo scalo merci della Piana e l’ipotesi del raddoppio ferroviario vengono visti dal sindaco come una “vera opportunità”, parlando di futuro e soprattutto di mobilità. “Sugli assi viari – insiste Menesini – abbiamo in ogni sede ribadito le nostre priorità: prima i collegamenti tra i caselli, poi l’innesto tra il Brennero e la rotatoria di Antraccoli”. Infine, la bocciatura dell’asse nord sud: “In questi due mesi, grazie all’inchiesta pubblica e al rapporto finale della commissione dei garanti, sono emersi aspetti che i professionisti indipendenti hanno evidenziato. Soprattutto sono emerse delle criticità. In questo periodo si è permesso ai cittadini di avere consapevolezza del progetto stesso. Le cose si decidono ora, non quando si apre il cantiere. Il 70% del traffico della Piana si genera nella Piana – aggiunge -. E’ necessario che, se verranno realizzati, i nuovi assi tolgano traffico dai nostri paesi. La progettazione dell’asse nord sud invece non permette questo, perché non ha connessioni sufficienti con la viabilità secondaria: è una viabilità di attraversamento, che serve ad altri territori ma non al nostro. In questo modo si intercetta soltanto una piccola fetta di pezzi in transito proprio perché agli altri è precluso di percorrerla. Così come è concepito, l’asse non risponde alle esigenze della Piana. Gli effetti sul viale Europa sarebbero quindi assolutamente limitati: il traffico sarebbe ridotto soltanto del 27%, un mezzo in meno su quattro attualmente transitanti. Strade come via Masini e via Lombarda non avrebbero alcun effetto, perché vi si trovano attività industriali che non avrebbero altri accessi alla viabilità di scorrimento”. Dalla rotonda di Antraccoli al casello altre criticità vengono rilevate dal primo cittadino: “Il progetto così è parziale e monco così come è – attacca Menesini -: l’asse nord sud non risponde nemmeno per intero alla sua funzione. I mezzi che devono andare verso la costa tirrenica dubito che attraverserebbero la Piana per giungere alla rotonda di Antraccoli. Ci sarebbe un aumento del traffico su via Chelini impressionante, con un rischio reale di congestionamento specie in alcuni orari della giornata. Da una parte quindi non si risolvono i problemi di viale Europa e poi andiamo a rendere ingestibile la situazione anche nella zona centrale del territorio comunale. Noi chiediamo il rispetto di queste osservazioni, ma tocca anche al consiglio comunale assumere decisioni importanti nel rispetto della collettività. Chiediamo un miglioramento del progetto, continuando ad agire per il bene del nostro territorio”. “La nostra posizione – dice Menesini – è chiara e lo è da almeno tre anni. E lo abbiamo messo in accordi ben precisi. Capannori non è in svendita, perché ci sono 80 milioni in ballo. Nell’ordine del giorno della maggioranza si chiedono correzioni al tracciato, che ormai sono condivise anche da altri enti, compresa la Provincia. La posizione del sindaco birichino quindi è condivisa da molti. Sarebbe bastato che le parti in causa avessero partecipato all’inchiesta pubblica”. Menesini, al termine del dibattito del consiglio, non risparmia critiche all’opposizione, che ha richiesto lo stesso consiglio straordinario. La tensione sale quando alle parole del sindaco il consigliere Udc Paolo Rontani si alza e si allontana dall’aula. “E’ facile fare così – attacca Menesini -, chiedere consigli comunali e poi andarsene al momento del voto”.
Poi Menesini affronta la questione del “presunto scontro istituzionale” che nelle ultime settimane è al centro dell’attenzione: “Non c’è nessuno attrito – sottolinea il primo cittadino -, ma, ripeto, non svenderemo il territorio di Capannori. Con la Provincia c’è un confronto serio e corretto”. Parole che scatenano il consigliere di Forza Italia, Daniele Lazzareschi, con il quale nasce un breve battibecco, sedato dal presidente del Consiglio, Claudio Ghilardi. “Non siamo sotto l’attacco di nessuno – aggiunge Menesini – ma dobbiamo scegliere per il bene di Capannori”.
Ma è il dirigente del settore lavori pubblici del Comune, l’architetto Modena, a supportare con dati e osservazioni alcune delle dichiarazioni del sindaco: “Il progetto degli assi viari – sottolinea – non può essere realizzato per stralci perché rientra nella legge obiettivo. Invece, quello che è avvenuto è molto differente. Capannori in tutte le sedi ha sempre richiesto una realizzazione complessiva del progetto e questo è il motivo anche che ha portato il 14 aprile del 2011 alla firma del protocollo di intesa con gli enti interessati. In quella sede – osserva – venne firmato anche un secondo protocollo, in cui venivano fissate le opere accessorie sulla viabilità secondaria, fortemente richieste dal Comune di Capannori e soprattutto un cronoprogramma degli interventi che metteva al primo posto l’asse est ovest, come chiedeva l’amministrazione. Il documento fu sottoscritto da tutti, ma al momento della conferenza dei servizi a Roma nel 2013 venne proposto uno stralcio ai fini del finanziamento parziale dell’opera che hanno rimesso tutto quanto in discussione”. Senza l’approvazione del Comune di Capannori. Che anzi, attraverso il tecnico inviato alla riunione, fece notare il ribaltamento delle priorità rispetto al protocollo del 2011. “Nel febbraio del 2013 – spiega Modena – si arriva al progetto preliminare, per far partire la Via. Le priorità erano cambiate e veniva indicato come prioritario l’asse est ovest. Il Comune di Capannori fece le sue rimostranze con una lettera, che venne ignorata. Poi vi fu una conferenza dei servizi a Roma. In quella sede si presentò l’ipotesi di un primo stralcio del progetto. Capannori chiese anche allora di rispettare il cronoprogramma del 14 aprile 2011”.
Dopo la proiezione del video realizzato dall’architetto Jacopetti nell’ambito dell’inchiesta pubblica, in cui Modena ha illustrato tutte le criticità, è cominciato il dibattito in consiglio comunale, al quale hanno assistito anche molti cittadini.
L’ordine del giorno della maggioranza.Il Pd ha proposto un ordine del giorno, presentato dalla capogruppo, Silvana Pisani. Un documento in cui si ribadiscono le linee guide della mobilità del Comune di Capannori, dallo scalo merci, alle nuove piste ciclabili ma in cui si fissano dei paletti alle nuove strade e si ricorda il protocollo d’intesa in cui venne stabilito il cronoprogramma per la realizzazione degli assi viari. “La realizzazione del solo asse nord sud porterebbe – si legge nell’ordine del giorno – alla congestione di via Chelini, inoltre non risolverebbe i problemi di viale Europa, con una riduzione del traffico pari a soltanto il 27%”. Con l’ordine del giorno il consiglio invita il sindaco a ribadire la propria contrarietà alla realizzazione del solo asse nord sud e a proporre delle soluzioni alternative agli enti coinvolti. Non solo: si propone ad esempio di cancellare la soluzione in “rilevato” di alcuni tratti dell’asse nord sud e si chiede il rispetto del protocollo d’intesa del 2011 che prevedeva una viabilità a filo piano di campagna. La proposta prevede anche la costituzione di un tavolo di coordinamento della mobilità a Capannori che coinvolga anche i territori dei Comuni confinanti per studiare progetti per il futuro.
L’ordine del giorno di Insieme si può.
Mauro Celli, capogruppo di Insieme si può, presenta un ordine del giorno alternativo a sostegno, sostanzialmente degli assi viari, ma chiedendo al Comune l’impegno a coinvolgere gli altri enti in modo da ottenere dall’Anas le modifiche necessarie e una progettazione adeguata dell’asse est ovest in modo che venga realizzato in modo da risolvere i problemi del traffico della Piana e in particolare di Capannori.
Il dibattito. Il primo a prendere la parola è il consigliere del Pd, Guido Angelini, dopo la richiesta di intervento del consigliere Simone Lunardi, del Movimento Cinque Stelle. “Qui deve entrare in campo la politica buona – dice -: quello che decidiamo in questo consiglio comunale conta. Sono convinto che non si possa fare una infrastruttura così pesante sul territorio senza il consenso del Comune di Capannori. Non si può fare poi contro il parere dei cittadini che si sono espressi anche nell’inchiesta pubblica. Terzo: non si può non prendere in considerazione una inchiesta pubblica che ha messo in rilievo tutte le criticità, con a disposizione di esperti che hanno fatto delle valutazioni molto precise. L’Anas è stata bocciata dall’inchiesta pubblica e dai garanti della commissione”.
Subito dopo parla Simone Lunardi del Movimento Cinque Stelle: “Bisogna – dice – sfruttare l’autostrada per l’asse est ovest. Pensare di realizzare un sottopasso sotto l’acquedotto del Nottolini ci è sembrato subito un’assurdità. La riqualificazione del tratto autostradale non costerà mai 180 milioni di euro. Mettere in sicurezza il territorio non significa necessariamente realizzare nuove strade”. Secondo Lunardi le risorse che si risparmierebbero senza realizzare gli assi potrebbero essere impiegate per migliorare la viabilità esistente. Poi attacca il presidente Baccelli: “Gli suggeriamo, se ha a cuore il bene dei cittadini, a ripristinare l’asfalto sul viale Europa. I cittadini non possono attendere la realizzazione degli assi, che avranno fra l’altro un effetto devastante”. Il capogruppo del Pd, Silvana Pisani, difende le posizioni del Comune di Capannori: “Vediamo accusato il sindaco – dice – che vuole soltanto difendere il territorio. Capannori vuole la realizzazione di una nuova mobilità che da anni la Piana attende, un sistema per portare fuori dai centri abitati il grande traffico. Tuttavia, nell’attuale progetto dell’Anas non c’è alcuna traccia delle volontà espresse dagli enti e quindi dal Comune di Capannori. Non vogliamo subire le decisioni degli altri. Servono sostanziali ripensamenti, come indicano anche le relazioni dei garanti. Adesso deve scattare il buon senso. Non possiamo buttarla solo sul fatto che forse ci sono parte dei finanziamenti. Noi siamo amministratori di Capannori e Capannori dobbiamo difendere”. Anche secondo la Pisani il progetto degli assi viari non risolverà i problemi della Piana: “Ci saranno – dice – soltanto disagi, con alcuni territori soffocati dal traffico, altri divisi in due dalle nuove strade”. Poi, come aveva fatto Lunardi, anche la Pisani cita, in negativo, la scelta del sito per la realizzazione del nuovo ospedale di Lucca: “Non vogliamo essere anche noi esempio di malgoverno del territorio”. Per Paolo Rontani, consigliere Udc, boccia la proposta della maggioranza: “A cosa porta questo atto – si chiede -. E’ bene precisare che se stasera siamo qui è merito della minoranza. Sindaco e maggioranza non hanno sentito il dovere di coinvolgere la cittadinanza. Siamo stati noi a chiedere questa assemblea, perché ci siamo resi conto della situazione. Bisogna – dice – parlare però degli assi viari: questo però è l’ultimo appello. I progetti potrebbero essere finanziati già dalla fine dell’anno. Coloro che oggi dicono che tutto va bene così vogliono conservare lo status quo: chi fa questo ragionamento o è miope o non ha a cuore le sorti del territorio. Dobbiamo fare i conti con la realtà. A forza di fare battaglie – aggiunge – si finisce per non fare mai niente, senza tenere conto delle istanze avanzate dal mondo imprenditoriale”. Rontani, nel suo intervento, ha stigmatizzato in più punti l’atteggiamento dell’ex sindaco Giorgio Del Ghingaro e il fatto che “alla conferenza dei servizi di Roma inviò Modena, senza invece andare lui stesso”. Laura Lionetti, consigliera comunale di Capannori2020, è convinta: “E’ necessario che sia rispettato il protocollo d’intesa del 2011 – dice –. Ora c’è anche il parere di una inchiesta pubblica che ha rilevato le criticità del progetto. Noi siamo al fianco del nostro sindaco nella posizione che ha assunto”. “Bisogna dare risposte ai cittadini che vivono lungo viale Europa – sottolinea invece Gino Malfatti, consigliere comunale di Scelta Popolare -, è che devono affrontare giornalmente il grande traffico che la attraversa. Per noi è fondamentale l’asse est ovest, altrimenti si costruirebbe una casa a partire dal tetto. Tuttavia, il fatto che sia data la priorità all’asse nord sud ci sembra segno del fatto che si ritenga anche che la realizzazione dell’asse est ovest sembri faraonico e difficilmente cantierabile. L’asse nord sud, per contro, taglia in due il territorio del comune di Capannori”. Giordano Del Chiaro, consigliere comunale del Pd, porta in aula la situazione degli abitanti di Marlia: “Conosco molto bene i disagi di coloro che vivono lungo il viale Europa – dice -, credo però che vada riconosciuto il fatto che la sola realizzazione dell’asse nord sud non risolverà questa situazione critica. Il traffico eventualmente sarà soltanto trasferito in via Chelini. Non posso quindi che sostenere la posizione del sindaco, estremamente coerente”. Giada Martinelli, consigliera comunale di Insieme si può, ci prova: “Va chiarita la posizione del Comune sul progetto complessivo degli assi viari – dice -. Mettiamo che l’Anas rimetta tutto in discussione e dia l’ok a realizzare prima l’asse est ovest, come si comporterebbe Capannori? Finora si è parlato soltanto del cronoprogramma. Il progetto, anche secondo noi, è da migliorare. Anche noi pensiamo all’interesse del territorio ma dobbiamo anche pensare alle attività produttive. Se diciamo di no ora a questo progetto, non si farà più nulla”. “Troppe incomprensioni interne alla sinistra vengono poi pagate dai cittadini – dice Daniele Lazzareschi, di Forza Italia -: sono dieci anni – attacca Menesini – che governate questo Comune, ma per viale Europa non è stato mai fatto niente. L’opportunità di finanziamento di un’opera così importante non può essere persa. Se Capannori finora ha nicchiato nelle sedi istituzionali, ora si prenda le proprie responsabilità”.
Anche il circolo del Pd di Capannori si esprime a sostegno della posizione assunta da Menesini nei confronti degli assi viari. “Dall’ampio confronto – si legge in una nota del circolo del Pd – è emersa netta la volontà di sostenere l’amministrazione nel chiedere ad Anas e agli enti preposti di rivedere le priorità di realizzazione degli assi preferendo soluzioni che possano alleggerire il traffico all’’interno della piana, dove secondo le ultime valutazioni risulta il fulcro maggiore, senza scaricarlo pesantemente su via Domenico Chelini, già satura. Inoltre il Circolo ritiene questa infrastruttura così come progettata, non accettabile per diverse e gravi criticità, tra cui l’impatto ambientale, la deturpazione di aree di grande pregio paesaggistico che metterebbe a rischio l’’attuale assetto idrogeologico della piana e la stessa falda acquifera, i disagi che ne deriverebbero ai cittadini dal dividere nettamente i territori che verrebbero attraversati da questa impattante opera.  Pur condividendo l’’importanza di attuare interventi in grado di dare serie risposte per alleggerire ed orientare il traffico, portandolo fuori dai centri abitati in modo da diminuire l’inquinamento atmosferico e velocizzare il raggiungimento dei caselli autostradali favorendo di conseguenza la competitività delle imprese e il miglioramento  dello sviluppo del tessuto produttivo, è stato ritenuto che, la realizzazione a stralcio degli assi nord sud e l’’attuale progetto non comportino un’’opportuna soluzione a questi problemi.