Angelini (Pd): “Assi, sbagliate conclusioni della Provincia”

25 ottobre 2014 | 07:56
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Angelini (Pd): “Assi, sbagliate conclusioni della Provincia”

“A leggere il parere della Provincia di Lucca sull’ok dato al progetto Anas per la realizzazione degli assi viari  relativamente alla valutazione d’impatto ambientale, c’è da rimanere esterrefatti. Mi domando: come si fa a dare un giudizio positivo di compatibilità ambientale ad un progetto preliminare che la stessa Provincia di Lucca chiede all’Anas di rifare  di sana pianta?”. Sono parole di Guido Angelini, consigliere comunale del Pd a Capannori e presidente della commissione urbanistica. “Per l’asse nord sud – ricorda- si chiede che venga abbassato il tratto iniziale della strada (alta fino ad 8 metri); che venga eliminato il cavalcavia nella zona industriale di S. Pietro a Vico; che sia effettuata  una revisione geometrica della rotonda di Antraccoli; che sia  reinserito il collegamento tra Antraccoli e Carraia, previsto addirittura nel 2008”.

“Per l’asse ovest est – prosegue Angelini – si esige che venga eliminato il sottopasso del Nottolini ed il cavalcavia di Pieve S. Paolo, perché troppo impattanti, poi ci si dimentica, forse non casualmente, che non si può passare a fianco dell’autostrada  A11 perché è area di riserva  per la terza corsia. Di grande rilevanza sono le osservazioni relative ad aspetti  strutturali del progetto Anas: si sollecitano una revisione dei tracciati per farli rientrare nei corridoi urbanistici dei comuni, maggiori intersezioni con la viabilità esistente, una migliore integrazione del tracciato col contesto paesaggistico – territoriale, la salvaguardia effettiva del reticolo idraulico e dei pozzi artesiani dai quali moltissime famiglie prelevano l’acqua potabile, non esistendo l’acquedotto. Infine, detto tutto questo, dal  Comune di Capannori, che ha già espresso un parere contrario alla realizzazione dell’asse nord sud, si  pretende che accetti sul proprio territorio anche il nuovo tracciato Antraccoli Carraia. Forse  era meglio avere il coraggio di assumersi la responsabilità politica di dire che questo progetto a Lucca non è realizzabile. Questo progetto è indifendibile e lo dicono chiaro e tondo nella relazione finale  i garanti dell’inchiesta pubblica: ‘il progetto preliminare presentato da Anas non è in un progetto ambientalmente sostenibile e attento al contesto territoriale fortemente vulnerabile e fragile in cui va ad inerirsi’, “si rende necessaria la riprogettazione dell’intero sistema degli assi viari in quanto devono concorrere non solo il progetto stradale ma anche il contesto territoriale’. Mi chiedo, come amministratore pubblico, se la Regione Toscana di fronte  ad un progetto di fatto smantellato nelle sue linee portanti possa ancora portalo avanti come un’opera prioritaria  di  livello nazionale. Mi domando come il Ministero delle infrastrutture, che deve approvare per intero il progetto del Nuovo sistema tangenziale di Lucca possa sostenere che la bretellina di Lucca Est sia considerata, ancora oggi, un’opera strategica di interesse nazionale tale da rientrare nello scavalcamento degli Appennini. Il Cipe con la legge Obiettivo, non finanzia le grandi opere? E allora, dopo che la Regione Toscana  ha bocciato nel 2005 il ramo ad ovest relativo  al lotto zero della Lucca Modena, dovremmo onestamente ammettere che la legge obbiettivo con la bretellina di Lucca Est non c’entra proprio niente. Qualcuno vuole spiegare pubblicamente  perché i soldi pubblici finalizzati a  infrastrutture  di livello nazionale e alla messa in sicurezza del territorio dovrebbero essere dirottati  su interventi esclusivamente locali e di rilevante impatto ambientale?”.