Tia puntuale, proteste per i conguagli sui sacchetti

E’ bufera a Capannori per il via alla tariffa puntuale, soprattutto per gli aggravi per il surplus dei sacchetti grigi con il cip (9 euro l’uno) e soprattutto con una formula retroattiva, dal 1 gennaio 2013. E’ stato spiegato anche il 30 ottobre scorso a Guamo, durante l’assemblea con l’assessore Francesconi e un rappresentante di Ascit. “È stato raccomandato ai cittadini – commenta Giuseppe Barone, presente alla riunione – di ridurre al minimo detti conferimenti perché sugli stessi viene calcolata la tariffa minima, ossia quella che è già indicata nella bolletta annuale. Naturalmente possono essere richiesti altri sacchetti , ma con un surplus di circa 9 euro a sacchetto. Il tutto però a decorrere dal 1 gennaio 2013”.
“E’ bene ricordare – aggiunge – che a suo tempo ci sono stati consegnati , così come anche per il 2014, 26 sacchetti grigi, con la raccomandazione di usarne il meno possibile, ossia un sacchetto ogni 15 giorni. È sorta naturale e spontanea la protesta dei presenti che hanno fatto rilevare all’assessore, presente insieme al presidente del consiglio comunale Ghilardi e all’assessora Amadei, che sì è d’accordo su una maggiore attenzione e riduzione ma non applicata in maniera retroattiva, perché se così fosse, un nucleo familiare composto da 3 persone che già nel 2013 ha conferito i 26 sacchetti consegnati, si vedrebbe richiesto un conguaglio di circa 120 euro”.
“Dispiace – spiega ancora Barone – dover rilevare che da parte degli amministratori pubblici non si è avuto alcun riscontro positivo, bensì soltanto la conferma della richiesta di un aumento effettivo del tributo con una decorrenza retroattiva dal 1 gennaio 2013. È stato anche ricordato all’assessore cosa ne pensava dell’ormai vecchia storia del rimborso Iva che è stata illecitamente prelevata dall’Ascit dai cittadini. Per meglio ribadire la questione sono stati di nuovo ricordati il dispositivo della sentenza 38 del 2010 della commissione tributaria regionale di Firenze che ha condannato l’Ascit al rimborso, e quella della Corte di Cassazione 3756 del 2012 che ha direttamente condannato l’Ascit al rimborso ai contribuenti, ribadendo che la Ta è un tributo e come tale non soggetto all’Iva”.