Progetto Comunità: “Con la variante urbanistica scuola di S.Giuseppe privata di spazi vitali”

27 novembre 2014 | 19:09
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Progetto Comunità: “Con la variante urbanistica scuola di S.Giuseppe privata di spazi vitali”

“A Montecarlo la scuola di San Giuseppe è stata privata di spazi vitali”. E’ quanto afferma il gruppo di opposizione Progetto Comunità che spiega i motivi di questa affermazione: “Ieri (26 novembre, ndr) è stata approvata la variante al regolamento urbanistico. Con questo atto l’amministrazione comunale fa una scelta ben precisa: viene tolta un’area con destinazione urbanistica per attrezzature e servizi pubblici di nuova previsione con destinazione specifica a aree ed edifici per la scuola dell’obbligo a favore di nuova edificazione privata. La conseguenza di questa scelta è chiara: si nega al complesso scolastico di San Giuseppe una qualsiasi possibilità di sviluppo e la possibilità di migliorare le strutture già esistenti, sia per la didattica, sia per le strutture sportive a corredo della scuola, si limita altresì la scelta di future risoluzioni ai problemi quali la viabilità, il parcheggio, la realizzazione di un diverso accesso tra la scuola media e la scuola elementare”.

“Dalla discussione – prosegue Progetto Comunità – sono emersi diversi dubbi e perplessità: l’amministrazione comunale sostiene che la viabilità sarà migliorata con il nuovo regolamento urbanistico, ma se questa necessità è un obiettivo dell’amministrazione, perché si è deciso di mettere in atto una variante a favore di un privato, quando poteva essere valutata in un contesto ampio quale la stesura del nuovo regolamento urbanistico? Questa decisione intanto incrementa il traffico nell’area scolastica, rimandando ad un futuro incerto la risoluzione del problema. Era più opportuno e lungimirante inserire dette modifiche in una visione globale del territorio e non con una variante parcellizzata. Resta poi da comprendere perché è stato necessario fare una variante ad hoc per un singolo proprietario. Dov’è in questo caso l’interesse pubblico? Che vantaggio ha da questa scelta la comunità di Montecarlo?”