Tassignano, è ancora braccio di ferro per la scuola

27 novembre 2014 | 20:07
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Tassignano, è ancora braccio di ferro per la scuola
Tassignano, è ancora braccio di ferro per la scuola
Tassignano, è ancora braccio di ferro per la scuola

Si scaldano presto gli animi dei partecipanti all’assemblea pubblica a Capannori, indetta dai rappresentanti di classe delle scuole di Lunata e Tassignano – congiunti per l’emergenza che ormai da mesi obbliga le due realtà alla convivenza in un’unica struttura -, con lo scopo di chiarire il più possibile ai genitori le intenzioni dell’amministrazione sulla situazione del plesso di via del Casalino e definire posizioni e responsabilità. Dopo il via al progetto di adeguamento, approvato questa mattina (27 novembre) dalla giunta, della primaria di Lunata (Leggi), le polemiche non tardano a riemergere.

Il sindaco Menesini, presente all’incontro, svoltosi oggi nel tardo pomeriggio e da poco concluso, ha nuovamente ribadito l’apertura al dialogo e al confronto con i genitori che vorrebbero la riapertura dell’edificio di Tassignano. Genitori sempre più furiosi che accusano l’amministrazione di mancanza di chiarezza e trasparenza. E che, sostanzialmente, non capiscono perché il Comune si ostini a non voler riaprire Tassignano. Loro alla storia della messa in sicurezza necessaria per legge non credono affatto. “Doveva essere un percorso partecipato ma non è stato così – spiegano i rappresentanti di classe -, perché da parte di Capannori non c’è stata comunicazione, per questo l’ultima assemblea indetta è passata in sordina. La situazione è disastrosa, abbiamo problemi anche con la mensa, improvvisata nelle classi perché la stanza adibita a refettorio è stata utilizzata per inserire gli alunni di Tassignano. Il rischio di insalubrità è evidente, ma anche su questo fronte nessuno muove un dito. Anche per questo non capiamo perché non ci sia la volontà di riaprire la scuola di Tassignano – proseguono i rappresentanti -, ora che non ci sono alunni poteva essere un momento ideale per rimettere a posto il tetto. Invece si continua a mantenere il disagio, che i lavori di adeguamento non arginerà del tutto. Si tratta evidentemente di una scelta politica, che non ha nulla a che vedere con la ‘questione scuola’. Menesini dice che non possono investire su Tassignano perché troppo piccola e con troppi pochi iscritti. Però volevano investire sulla primaria a Pieve San Paolo, che forse è messa ancora peggio. Per fortuna si sono resi conto dell’assurdità di questo intento e sono tornati indietro”. La questione della riapertura o meno del plesso di Tassignano resta dunque ancora irrisolta, con le due parti ferme sulle proprie convinzioni. Ad animare l’incontro di oggi, preannunciato da Menesini come “un potenziale mattatoio”, anche l’alterco tra genitori e dirigenti scolastici e consiglio di istituto, che accusano i rappresentanti di non aver segnalato agli organi preposti le problematiche riscontrate. I genitori, dal canto loro, lamentano l’assenteismo dei rappresentanti di istituto. “In questo periodo sono stati fantasmi – ribattono i rappresentanti di classe -. E se abbiamo bypassato il consiglio di istituto è stato semmai per scarse conoscenze sulla normativa, solo per cavilli di forma. Lungi da noi volerli estromettere dalla vicenda”. Vicenda che, come è facile immaginare, si fa sempre più intricata. Nel frattempo la dirigente scolastica di Lunata sostiene che queste polemiche ledano l’immagine della scuola, a tutto danno delle iscrizioni future. L’incontro si conclude senza alcuna svolta, ma i genitori si dicono pronti a proseguire la battaglia per mantenere l’integrità di Tassignano e per recuperarne gli spazi. “Per salvare una scuola ne hanno subissate due”, hanno concluso i rappresentanti di classe. La questione, è certo, non si concluderà qui.

Alice Baccini