Altopascio, il Comune rivendica i meriti sulle case Erp nella villa sequestrata al boss

“Tranne qualche discorso, nemmeno troppo informato, il Pd non ha alcun merito nella decisione della Lode, assemblea dei comuni sulle case popolari, di stanziare 400mila euro per la ristrutturazione dell’immobile di via Puccini a Spianate confiscato alla criminalità organizzata”. Così l’amministrazione comunale di Altopascio risponde alla critiche del Pd locale sull’annuncio della trasformazione dell’immobile sequestrato alla ‘ndrangheta: “Franceschini l’ha comunicato – dice il Comune di Altopascio – pur non riguardando tecnicamente Erp, la struttura di cui è presidente, ma sono dettagli. Importante invece che il Pd spinga nei confronti della Regione Toscana, che deve mettere, come ha promesso, i soldi mancanti per completare l’intervento profilato, sul quale, peraltro, abbiamo qualche dubbio tecnico, visto che la struttura difficilmente potrà ospitare sei alloggi. Consigliamo agli amici del Pd di stare dietro alla Regione, visto che spesso, in periodi di campagna elettorale, i finanziamenti annunciati non sono poi arrivati, una volta passate le elezioni”.
“In ogni caso, come ha ben documentato un servizio di Rai Tre Toscana andato in onda qualche sabato fa – prosegue il Comune – a smuovere definitivamente la situazione è stata la partecipazione di Maurizio Marchetti, lo scorso 8 ottobre, alla conferenza regionale sui beni confiscati alla criminalità organizzata e presieduta dalla vicepresidente Stefania Saccardi, che ha visto la partecipato il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata (Anbsc), il prefetto Umberto Postiglione. Al tavolo erano presenti, tra gli altri, il vice-comandante della Legione Carabinieri Toscana, quello del Corpo forestale dello Stato, diverse associazioni, da avviso pubblico a Libera, alla Fondazione Caponnetto, l’Arci, l’Associazione nazionale Legalità e Giustizia e l’Accdt. Il Pd avrà anche acceso un faro, come sostiene con grande enfasi, che non ha però illuminato chi ha dovuto giudicare la denuncia fatta dall’amministrazione comunale nei confronti di ignoti a seguito della devastazione dell’immobile, scoperta dal comune quando è effettivamente entrato in possesso della casa. Inutile commentare quindi l’affermazione sulla mancata azione civile. L’amministrazione comunale ha lavorato con serietà e attenzione al caso, molto delicato perché coinvolgente minori, che hanno impedito sgomberi forzati o altre azioni più drastiche. Il resto sono solo parole, discorsi in libertà di chi non ha alcuna responsabilità di governo del territorio e può criticare a prescindere”.