Capannori, via libera ai contributi per le nuove imprese

Entro la fine di gennaio sarà pubblicato il bando per la concessione di contributi per la nascita di nuove imprese.
Nella seduta di ieri pomeriggio (17 dicembre) il consiglio comunale di Capannori ha approvato – con i voti favorevoli della maggioranza e del consigliere di Forza Italia, Pio Lencioni e l’astensione dei gruppi Movimento 5 Stelle e Insieme si può – il regolamento della nuova misura varata dall’amministrazione Menesini per promuovere e sostenere l’avvio di imprese sul territorio e l’autoimpiego tramite l’erogazione di un contributo finanziario a fondo perduto, che va da un minimo di 1.500 ad un massimo di 2.500 euro per i progetti più innovativi.
L’amministrazione comunale ha stanziato un plafond iniziale di 30 mila euro destinati a sostenere start up nei settori di produzione di beni e servizi, incluse le attività agricole, industriali, artigianali, turistiche e del settore terziario, con l’esclusione dei servizi di intermediazione finanziaria e di assicurazione. Saranno privilegiati i progetti di impresa che riguardano settori particolarmente innovativi, sia sul piano dei processi produttivi e di commercializzazione, sia su quello dei prodotti o dei servizi da erogare. I contributi saranno concessi per le spese correnti necessarie all’avvio di lavoro autonomo e alla costituzione di impresa. “L’obiettivo è quello di realizzare interventi che contribuiscano concretamente a favorire l’occupazione a Capannori – ha detto l’assessore alle attività produttive, Serena Frediani – illustrando la pratica in consiglio comunale -. I contributi a fondo perduto per la nascita di nuove imprese sono un tassello di un più ampio quadro di iniziative che stiamo promuovendo per incentivare l’occupazione, con particolare attenzione ai giovani che sono quelli a pagare di più la crisi occupazionale. Il lavoro non è una materia di competenza di un Comune, ma riteniamo che quella che oggi è un’emergenza per molti cittadini debba essere una priorità per l’amministrazione”.
Per accedere al finanziamento, così come prevede il regolamento, gli aspiranti imprenditori devono insediarsi con sede legale ed operativa sul territorio comunale e non devono essere titolari di impresa o amministratori o comunque partecipanti alla gestione di altre imprese. Sono ammessi i progetti di lavoro autonomo o di costituzione di imprese micro o piccole ad alta intensità di lavoro rispetto al capitale investito e che comunque non prevedano di superare per i primi di tre anni di attività 250 mila euro l’anno. Nell’ambito di un protocollo sul lavoro siglato tra Comune e Provincia di Lucca, quest’ultima metterà a disposizione degli aspiranti imprenditori un servizio di consulenza sull’auto imprenditoria che accompagnerà l’utente in ogni fase dello sviluppo dell’idea imprenditoriale: dall’analisi alla verifica della sostenibilità; dalla stesura del businnes plan fino alla ricerca dei finanziamenti. Questo nuovo servizio, di cui si dovrà usufruire per accedere al bando, sarà erogato su appuntamento in giorni prefissati presso la sede comunale di piazza Aldo Moro.