Chef lucchese medaglia d’oro di sculture di margarina






L’arte è pur sempre arte, sia che si declini in una disciplina o in un’altra e spesso non è difficile passare dall’arte della cucina a quella dello scalpello. Lo sa bene David Belsito il proprietario e cuoco del ristorante Anfiteatro lungo la via Pesciatina, l’ex Papao, che per la seconda volta consecutiva si è confermato alla fine dello scorso novembre medaglia d’oro di scultura con la margarinacategoria D1 al concorso Expo’Gast in Lussemburgo, organzizato dall’associazione Vatel. Belsito, cuoco provetto e pasticcere da circa venti anni coltiva la sua passione per la scultura con la margarina, da quando per caso dovette realizzare per lavoro due coniglietti, proprio con la margarina. Poi i lavoro è diventato passione e oggi è uno scultore che realizza le sue opere con la margarina da pasticceria.
“Nel 2014 ho presentato al concorso del Lussemburgo,- racconta il cuoco-artista – la scultura dell’arcangelo Gabriele, realizzata in margarina e mi è valsa il primo premio, quattro anni fa avevo scolpito con la stessa tecnica la Pietà di Michelangelo. La scultura di quest’anno è stata più impegnativa perché ha dovuto realizzarla interamente da solo, non avevo un riferimento storico artistico, se non quelli scultorei che mi hanno dato gli elementi iconografici dell’arcangelo Gabriele ovvero il giglio, la croce, la pergamena e la tromba, visto che Gabriele è l’arcangelo che annuncia. Alla giuria è piaciuta la mia opera e quindi ho vinto il primo premio”. Una bella soddisfazione per Belsito che tra un piatto e l’altro, preparato nel suo ristorante lucchese coltiva questa passione proprio come uno scultore di marmo o altri materiali. Per il concorso in Lussemburgo aveva scelto il tema dell’arcangelo Gabriele anche per annunciare le nozze con la sua fidanzata, quindi una doppia soddisfazione.
Non solo, David nella sua disciplina, la scultura con Margarina, due anni fa aveva vinto anche il bronzo alle olimpiadi elaborando la statua del Mosé, sempre ispirata a Michelangelo. Insomma un campione che oltre a portare in giro per il mondo il nome del suo ristorante Anfiteatro e quindi di Lucca , porta anche il nome dell’Italia, infatti Belsito gareggia sempre con il tricolore sulle spalle non tanto per scaramanzia, ma quasi a ricordare i fasti e la gloria dell’arte e della scultura italiana tra umanesimo e Rinascimento che oggi rivive nella forme che lui imprime alla Margarina.
Gabriele Mori