Tori (Liberaltopascio): “In Comune conta solo il volere del sindaco”

“E’ la risposta dell’assessore al sociale di Altopascio ad essere ridicola e persino non veritiera. Sono tre anni che, attraverso gli strumenti che la legge ci mette a disposizione, vale a dire interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno, cerchiamo di ottenere risposte. Risposte che, immancabilmente, arrivano in ritardo o non arrivano mai. Altopascio è, ormai, un paese, dove la legge è sottomessa al volere politico e dove la democrazia non esiste più da molto tempo. Troppo tempo”. E’ così che la pensa Matteo Tori di Liberaltopascio, che rispedisce al mittente la posizione dell’assessore Silvano sul tema del fondo anticrisi e coglie l’occasione per allargare la polemica.
“Decide tutto una persona sola – dice Tori – il sindaco: dai lavori pubblici, alle spese di bilancio, agli incentivi del personale fino a scegliere anche le persone che sono degne, secondo lui, di lavorare per il Comune di Altopascio. La giunta esiste ma non conta niente, si limita solo ad approvare, senza nemmeno discutere, le proposte di deliberazione concordate tra il sindaco e i funzionari. Gli assessori, quelli che sono rimasti, sono relegati ad un ruolo di semplici spettatori o peggio ancora di comprimari al servizio esclusivo del sindaco. E il consiglio comunale, che dovrebbe essere il luogo di confronto istituzionale fra maggioranza e minoranze? Il presidente, che è l’unico che lo può convocare, lo convoca solo quando è presente il sindaco oppure quando è utile agli uffici per gli adempimenti di legge. Noi di Liberaltopascio non ci stiamo e combatteremo con tutte le nostre forze questo tentativo di mettere fuori gioco le istituzioni, forti anche del consenso elettorale di 1000 voti, ottenuto alle ultime elezioni comunali. Tempo fa in un incontro casuale con il presidente del Consiglio abbiamo proposto verbalmente, con il rischio di essere smentiti, la convocazione di un consiglio comunale straordinario per discutere ed eliminare definitivamente dall’ordine del giorno tutte le numerose interrogazioni e mozioni presentate dai gruppi di minoranza e che erano ancora giacenti, senza alcuna risposta, da diversi mesi. Il presidente, evidenti le sue responsabilità, esegue soltanto i voleri del sindaco e si sottrae continuamente ai compiti che lo stesso consiglio comunale gli ha assegnato quando è stato eletto, ci ha risposto che se volevamo il Consiglio dovevamo trovare almeno 1/5 dei consiglieri e pertanto rivolgerci agli altri consiglieri di minoranza”.
“LiberAltopascio – continua Tori – già alcune volte ha provato ad attivare l’articolo 39 della legge sugli enti locali; articolo che permette ai consiglieri comunali di convocare il Consiglio Comunale in venti giorni. Solo in poche occasioni è stato convocato con questa procedura perché il ricorso a questo strumento non è gradito al Pd o forse al gruppo consiliare di centro-sinistra: non siamo degni di saperlo. Noi di Liberaltopascio, che siamo gente che non molla mai e che è abituata ai rifiuti, in nome della democrazia e del libero confronto, abbiamo formalizzato la richiesta di convocazione il 7 gennaio scorso. Questa volta l’abbiamo fatta per scritto, rispettando la forma, sia al presidente che al sindaco e abbiamo cercato di coinvolgere in questa necessità e urgenza istituzionale anche gli altri gruppi presenti nel consiglio comunale di Altopascio. Abbiamo evidenziato, inoltre, che la mancata risposta alle interrogazioni, secondo le modalità e i termini previsti dalla legge e dal regolamento del consiglio comunale, potrebbe configurare il reato di omissioni di atti d’ufficio, di cui all’articolo 328 del codice penale.”