Capannori, Pizza sulle mense: “Nessun cibo precotto”

20 gennaio 2015 | 13:52
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Capannori, Pizza sulle mense: “Nessun cibo precotto”

La presentazione del nuovo progetto Im-mensa, a Capannori, ha rappresentato l’occasione per tornare sul dibattito sempre più tambureggiante circa i cibi serviti nei plessi scolastici capannoresi, dal momento che anche questa sera (20 gennaio) un comitato dei genitori si riunirà per fare il punto della situazione. Il nodo del contendere è il medesimo da giorni: per i comitati le mense servono cibi pre-cotti, ma il comune replica alle accuse in modo perentorio. All’origine della questione c’è, secondo il vice-sindaco Lara Pizza, un equivoco di fondo evidentemente dettato da un problema di comunicazione: “Mettiamo definitivamente le cose in chiaro – tuona – perché a Capannori non vengono serviti cibi pre-cotti. Per altro, con il nuovo appalto, la gestione va alla stessa ditta che già si occupa delle mense in precedenza. L’equivoco nasce da una considerazione banale: le nostre scuole per l’infanzia sono munite di cucine interne ed è proprio da qui che nasce la polemica. Con il nuovo appalto è previsto di cucinare primi e contorni dentro la mensa, mentre i secondi vengono preparati nel nostro centro cottura, la mattina stessa. Poi il cibo viene veicolato sul territorio di Capannori e verso le altre scuole servite”.

Il vice-sindaco insiste particolarmente sul punto, per sbrogliare definitivamente un garbuglio che pare di pronta soluzione ma che, al contrario, si sta rivelando insormontabile: “Abbiamo investito molte risorse per garantire il diritto di mangiare bene ai nostri ragazzi – spiega – ed io, che sono mamma ancor prima che rappresentante delle istituzioni, posso dire che non ho alcun timore rispetto a quello che mangiano. Anzi, cerchiamo di alzare continuamente l’asticella: abbiamo macchinari all’avanguardia, menù predisposti da nutrizionisti ed un programma che da anni consente di servire frutta fresca a merenda, un servizio che resta garantito anche quest’anno. Abbiamo inoltre bandito dal capitolato l’uso del nocivo olio di palma, per cui tutto si può dire tranne che non abbiamo a cuore la salute dei nostri ragazzi. Se andrò alla riunione di stasera? Non so, non mi hanno invitata, vedremo: di certo se c’è un confronto costruttivo non ci tiriamo indietro”.

Paolo Lazzari