Antenna telefonia a San Leonardo, il comitato alza la voce

Gli abitanti di San Leonardo in Treponzio e paesi limitrofi si ribellano al Comune di Capannori sull’ipotesi di una nuova antenna di telefonia mobile in pieno centro del paese. “Un’idea – dice il comitato che si è costituito per protestare contro la possibilità – che sacrifica la salute dei suoi cittadini agli interessi propri e delle compagnie telefoniche. Circa tre anni fa la frazione di San Leonardo in Treponzio è rientrata nelle aree di interesse delle compagnie telefoniche per l’installazione di ripetitori di telefonia mobile. Il piano dell’amministrazione prevedeva il posizionamento dell’antenna nel centro storico del paese. Da tre anni la frazione sta conducendo una battaglia per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del patrimonio architettonico e paesaggistico. Il comitato di San Leonardo in Treponzio e zone limitrofe con una proposta scritta, firmata e regolarmente protocollata all’Ufficio Protocollo del comune di Capannori, aveva suggerito un sito alternativo che allontanasse il ripetitore dall’abitato per posizionarlo lungo il terrapieno della ex ferrovia Lucca-Pontedera. Tale osservazione è stata ignorata e ai cittadini non è stata data alcuna risposta”.
“Il 20 gennaio 2015 – prosegue il comitato – è stata convocata dall’amministrazione una assemblea pubblica, a soli otto giorni dalla scadena per l’approvazione del nuovo piano di telefonia. Questa, presentata come un momento di democrazia partecipata, si è rivelata, in realtà, un resoconto puramente informativo. I cittadini sono stati messi di fronte al fatto compiuto: un nuovo piano comunale di telefonia per soddisfare l’obiettivo dei gestori telefonici. Ma qual è l’obiettivo dei gestori? E’ la copertura della trasmissione dati ad altissima velocità (4G) sulla via di Tiglio: non può essere altro, viste le collocazioni da loro individuate. Quale allora il servizio di pubblica utilità? Quello di poter scaricare in movimento grandi quantità di dati? Che senso ha tutto ciò? In una frazione così piccola i ripetitori saranno addirittura due, posizionati in mezzo alle case, a poca distanza l’uno dall’altro. Nessuno ha pensato a valutare la somma degli effetti dannosi per gli abitanti: oltre all’inquinamento da ossido di carbonio del traffico dell’arteria stradale Lucca-Pontedera e di quello della zona industriale di Guamo, oltre alle onde elettromagnetiche già esistenti ed in particolare quelle provenienti dai ripetitori del Monte Serra, quello che ci mancava era proprio una bella dose aggiuntiva di onde elettromagnetiche ad altissima frequenza”.
“Da studi clinici italiani ed internazionali, emerge chiaramente la pericolosità di queste emissioni per la salute umana: le funzioni vitali di persone, ma anche di animali e piante, nei loro processi metabolici vengono disturbate gravemente da segnali elettromagnetici durevoli. La conseguenza è lo sviluppo di gravi malattie: depressione, disturbi del sonno, attacchi di ansia e di panico stanno aumentando in modo preoccupante; per non parlare di altre patologie ancor più gravi, come tumori e leucemie. I rischi sono poi assai maggiori per bambini e donne in gravidanza. Da indagini di mercato risulta che questi nuovi servizi sono diretti in prevalenza ad un pubblico di età non superiore ai 16 anni. Quale futuro stiamo progettando per le nuove generazioni? Questa deve essere la principale preoccupazione, oltre che nostra, anche dell’amministrazione comunale”.
Arriva da Capannori 2020 la replica a nome della maggioranza del Comune di Capannori: “L’amministrazione comunale si è battuta, ed è giusto ricordarlo, contro la localizzazione dell’impianto di telefonia Telecom dietro la farmacia di San Leonardo in Treponzio – afferma la consigliera comunale di Capannori 2020 Piera Marchetti – presentando ricorso al Tar, ma il ricorso è stato purtroppo respinto. Questo dimostra come sia difficile per un ente pubblico opporsi alle decisioni delle compagnie telefoniche, ma nonostante questo l’amministrazione Menesini vuole fare tutto il possibile per avere voce in capitolo e sta per approvare un piano di telefonia mobile per il 2015 con il quale individua le aree e gli edifici pubblici dove installare le nuove antenne richieste, perché vuole governare il processo delle nuove installazioni a tutela dei cittadini”.
“Tornando a San Leonardo in Treponzio – prosegue Marchetti – è importante precisare che la localizzazione dell’impianto Vodafone al cimitero garantisce valori di emissione elettromagnetica nella norma e che la localizzazione alternativa proposta dal comitato di San Leonardo lungo il terrapieno della ex linea ferroviaria Lucca Pontedera non è fattibile, perché non garantisce il segnale e l’impianto sarebbe ancora impattante”. Detto questo resta alto l’impegno del Comune per tutelare i cittadini e a questo fine a partire dal mese di febbraio realizzerà un monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche attraverso una centralina mobile che potrà essere posizionata anche in luoghi indicati dai cittadini. E’ inoltre molto importante – conclude la consigliera comunale d maggioranza – educare soprattutto le nuove generazioni, che ne fanno maggiore utilizzo ad un uso corretto del telefono cellulare e l’amministrazione comunale sta predisponendo una campagna di informazione nelle scuole”.
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