Insieme si può attacca: “La maggioranza di Capannori si sveglia solo ora sulle Poste”

11 febbraio 2015 | 13:39
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Insieme si può attacca: “La maggioranza di Capannori si sveglia solo ora sulle Poste”

2Stiamo assistendo ad una letargica azione del governo comunale, che oltre a non rispondere nei fatti alle vere ed essenziali necessità della nostra comunità, cerca di spostare l’attenzione su problemi impalpabili”. E’ l’attacco di Insieme si può alla maggioranza che governa il comune di Capannori, accusata di accorgersi solo ora del problema della chiusura degli uffici postali. “Crediamo che oggi, gli impegni di sindaco e giunta – incalza Insieme si può -, siano concentrati su questioni che non sono certamente al primo posto tra le necessità dei nostri concittadini. La vicenda degli uffici postali che chiudono: sin dalla scorsa estate, tutti sapevano che alcuni uffici postali sarebbero stati chiusi o accorpati. Nei paesi, nei bar, tra la gente se ne parla dallo scorso luglio. Il sindaco e la giunta solo oggi dimostrano grande interesse per questo problema, ma fino ad oggi cosa hanno fatto?”.

“Solo per inciso – aggiunge il gruppo – facciamo presente che Poste italiane è una società con socio unico il Ministero dell’Economia, che guarda caso è del governo Renzi, di sinistra, la Regione e la Provincia che potrebbero avere voce in capitolo sono di sinistra e i sindacati hanno già trattato la chiusura di molti uffici postali purché non venisse licenziato il personale. Che senso ha allora convocare un consiglio comunale per discutere di una richiesta tardiva perché già definita e chiamare le opposizioni, quando il Sindaco, di sinistra, avrebbe potuto costituire – prima – un fronte forte con tutti gli enti, compresa la direzione delle poste, per impedire questa scelta? Altra questione è la determinazione della maggioranza alla trasformazione del nostro comune in Città di Capannori. Sinceramente una questione che di fronte a tutti difficoltà che noi cittadini dobbiamo affrontare quotidianamente, ci sfiora a malapena. Ci tormenta il sospetto che l’amministrazione comunale stia sfruttando ciò che sta avvenendo, per deviare l’attenzione sulle reali questioni che un amministrazione attenta e scrupolosa dovrebbe affrontare. Lo slogan del Sindaco in campagna elettorale era: “facciamolo ora” ma ancora non vediamo niente di concreto. Viene detto no alla grande viabilità, di fronte alle strade sempre più pericolose, all’illuminazione pubblica spenta e abbandonata a se stessa, ai marciapiedi che non vengono realizzati si pone su tutti i furgoncini dei cantonieri la scritta “cantoniere di paese” così, oltre a non fare nulla, si prendono in giro i cittadini. Per i problemi della raccolta dei rifiuti e dei costi elevati per famiglie ed imprese, si fa un consiglio comunale per chiarire gli errori e le inadempienze dell’Ascit e nessuno dà una risposta rassicurante. Sulla sicurezza dei cittadini, sempre più soli, sulle scuole che chiudono e non riaprono, sulle strutture costate centinaia di migliaia di euro ed abbandonate a marcire, (come la “cittadella della calzatura o incubatore delle nanotecnolgie che dir si voglia) o quelle come il Palazzo Bocella che sarà anche bello ma che costa centinaia di migliaia di euro l’anno per corsi di alta formazione culinaria che ben poco apportano ai cittadini di Capannori, il Comune non si sente e non si vede e neanche si degna di rispondere alle richieste dei cittadini e delle opposizioni. Sulla cultura e il turismo basterebbe pensare alla trovata della inutile e costosa mongolfiera che fa vedere il territorio dall’alto forse perché i turisti non ne notino le magagne. Noi siamo certi che vi siano altre priorità e che forse sarebbe opportuno che il Sindaco e la Giunta cercassero di individuarle e definissero un programma serio di interventi discutendone, di questo sì, in Consiglio Comunale”.