Acque Spa, concessione allungata. Ripartono investimenti

14 febbraio 2015 | 14:15
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Acque Spa, concessione allungata. Ripartono investimenti

Potranno ripartire a breve gli investimenti sulla rete idrica e per le fognature nel territorio dei Comuni gestiti da Acque Spa, ovvero quelli del Basso Valdarno, fra i quali quelli della Piana: Capannori, Altopascio, Montecarlo e Porcari. E’ questo uno dei corollari dell’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana che si è svolta ieri a Firenze. Fra i tanti atti approvati, infatti, con il voto favorevole anche del sindaco di Capannori, Luca Menesini, la proroga della concessione della gestione del servizio idrico ad Acque Spa fino al 2026. Cinque anni in più, insomma, che permettono l’ammortamento di eventuali investimenti, al momento interrotti proprio per l’avvicinarsi della scadenza della concessione.

“La politica della gestione della risorsa idrica – dice il sindaco di Capannori – la deve fare la Regione e il governo nazionale. Io devo fare il sindaco e questa decisione permette di tornare a fare investimenti sul territorio ormai fermi da tempo, perché permette di avere tempo per l’ammortamento degli interventi”. In programma, quindi, soprattutto l’allargamento della rete fognaria e del servizio di acquedotto ad altre zone del territorio che ne sono ancora sprovviste. Una buona notizia per i cittadini capannoresi e non solo.
Ma sono altre le decisioni prese dall’autorità idrica toscana. Tra i punti più importanti trattati c’era l’approvazione di alcune integrazioni che nelle settimane scorse le varie conferenze territoriali hanno voluto inserire nella carta del servizio, una sorta di regolamento che le aziende, che gestiscono il servizio idrico integrato, devono rispettare per andare incontro alle esigenze degli utenti. Tra le correzioni l’indicatore del tempo massimo di attesa di un utente allo sportello delle aziende che è di 60 minuti, mentre il tempo medio indicato è di 15 minuti. Nel caso che lo sportello non serva l’utente nell’arco di 60 minuti, questi ha diritto a un indennizzo di 30 euro dall’azienda. Altro aspetto interessante è il fatto che le aziende non potranno più inviare agli utenti bollette semestrali, quindi con importi alti da pagare. Perciò la frequenza minima della fatturazione è di bollette quadrimestrali. Infine la carta del servizio dovrà essere revisionata ogni tre anni e non più ogni cinque, per dare possibilità di poter aggiornare più efficacemente l’efficienza dei servizi. Durante l’assemblea sono stati votati anche il bilancio di previsione 2015 e il bilancio pluriennale 2015-2017.
A margine dell’assembela si sarebbe anche parlato del futuro assetto delle società che gestiscono il servizio idrico in Toscana e proprio su questo sarebbe emersa una proposta abbastanza clamorosa, ovvero in futuro la creazione di un soggetto unico per la Toscana con l’ingresso di Acea, la multiutility di Roma, già partecipata dalla francese Suez. Da tenere presente che proprio Suez è già presente in parte delle aziende toscane dell’acqua. Un’ipotesi magari futuribile, ma che potrebbe partire da un posizionamento comune della varie partecipate. L’ipotesi lanciata dal sindaco di Firenze Dario Nardella in qualche modo vorrebbe riproporre il modello di fusione sperimentato in Toscana con la società di gestione degli aeroporti di Firenze e Pisa. Per ora un’ipotesi che però per il futuro potrebbe voler dire avere una sola Newco dei servizi idrici per tutta la regione o buona parte di essa.

Enrico Pace