Sciopero del pasto in bianco nelle mense scolastiche

Mense… in bianco. E’ stata questa la singolare protesta di un gruppo di genitori degli alunni andata in scena giovedì scorso (19 febbraio) nelle scuole di Capannori. Chi ha aderito ha scelto il pasto in bianco per i propri figli. L’obiettivo della forma di protesta era quella di ottenere “risposte – spiegano i genitori – sulla tracciabilità dei cibi della mensa scolastica e l’elenco dei fornitori”. Tutto nascce dalla richiesta di fondo di “migliorare la qualità del cibo reintroducendo termini importanti quali carne chianina, dop, chilometro zero e igp” e apportare modifiche al menù. Tra el richieste anche quella di “aumentare i poteri dei membri della commissione mensa”.
Una iniziativa, spiega il gruppo di genitori che non aderisce a nessun comitato, “non solo per protestare contro un menù ritenuto non idoneo all’alimentazione dei bambini, ma anche per cambiarlo, reintroducendo alimenti importanti del vecchio menù. La protesta ha avuto un ottimo riscontro: mediamente un genitore su tre ha infatti richiesto il pasto in bianco per il proprio figlio e si sono raggiunte punte del 90% di adesione in alcune scuole. Facciamo presente che l’adesione sarebbe stata maggiore in quanto molte richieste di pasto in bianco non sono state accolte senza una valida motivazione, cosa molto grave. Questa volta il Comune di Capannori dovrà tener conto di una protesta di queste dimensioni che ha coinvolto molte scuole. I genitori si sono dimostrati uniti e siamo certi che questa volta verranno ascoltati”.