Scatta ricorso al Tar contro chiusura degli uffici postali

Il Comune di Capannori fa ricorso al Tar per bloccare la decisione di Poste Italiane di ridimensionare il servizio sul territorio comunale chiudendo 5 uffici postali (San Ginese, Pieve di Compito, San Colombano, Vorno, Lappato) e riducendo l’orario di apertura dello sportello di Matraia. La decisione, già preannunciata dal sindaco Luca Menesini durante il recente consiglio comunale straordinario dedicato proprio al tema dei ‘tagli’ degli uffici postali, è stata ufficializzata ieri (martedì) con apposita delibera dalla giunta comunale.
L’amministrazione Menesini sposa quindi l’iniziativa lanciata da Regione Toscana, Anci e Uncem di chiedere al Tribunale Amministrativo Regionale di sospendere il piano di rimodulazione presentato da Poste che prevede la chiusura di 60 uffici postali in tutta la regione.
Il ricorso al Tar, al quale hanno aderito anche altri Comuni toscani, è stato studiato per bloccare il piano di razionalizzazione di Poste che prevede l’annunciata chiusura degli uffici per il 13 aprile prossimo. Il Comune di Capannori è inoltre entrato a far parte del gruppo di coordinamento a livello regionale che porta avanti la mobilitazione di protesta contro i ‘tagli’ dei servizi postali e che per difendere i diritti dei cittadini porterà la questione anche all’attenzione delle istituzioni centrali. “Avevamo detto che ci saremmo opposti con ogni mezzo a disposizione al piano di rimodulazione degli uffici postali proposto da Poste Italiane che farebbe scendere da 20 a 15 il numero totale di sportelli sul nostro territorio – afferma il sindaco, Luca Menesini – e così stiamo facendo. Il ricorso al Tar è un’azione forte ed incisiva perché di natura collettiva che può consentirci di bloccare il piano di Poste che è una manovra ingiusta che penalizza i cittadini. Prima di fare scelte definitive Poste deve confrontarsi con le istituzioni per trovare soluzioni alternative e innovative che siano condivise. Quando si tratta di servizi ai cittadini non è pensabile di attuare tagli lineari dettati esclusivamente da esigenze di bilancio, ma è necessario tenere conto dei bisogni della comunità. Se il piano di Poste venisse attuato creerebbe un pesante disagio per la cittadinanza, soprattutto per gli anziani e tutti coloro che hanno maggiori difficoltà a spostarsi. Una situazione inaccettabile che come dimostra la decisione di ricorrere al Tar stiamo contrastando con tutti gli strumenti possibili”.
Prosegue quindi decisa la battaglia di Capannori contro la soppressione di servizi importanti come quelli postali soprattutto nelle zone collinari dove svolgono anche una funzione sociale. Dopo i contatti intervenuti tra il sindaco Menesini e la direzione provinciale di Poste, la partecipazione dell’ente agli incontri promossi dalla Regione Toscana e l’approvazione di un ordine del giorno votato all’unanimità dal consiglio comunale, adesso a tutela dei diritti dei cittadini arriva il ricorso al Tar, grazie al quale l’amministrazione comunale confida di bloccare la decisione di Poste.