Mense scolastiche a Capannori, un genitore: “Il Comune dia risposte e sia coerente”

25 maggio 2015 | 18:29
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Mense scolastiche a Capannori, un genitore: “Il Comune dia risposte e sia coerente”

Qualità del cibo e filiera corta nelle mense scolastiche, un genitore di Capannori scrive una lettera aperta in cui rilancia le domande girate all’amministrazione comunale dal Comitato problema mensa e rimaste secondo i membri ancora senza risposta. “I Care, mi importa diceva un grande del nostro passato prossimo – scrive Massimo -, contro tutti i me ne frego che stanno invadendo il mondo inquinandolo e ammalandolo in ogni ambito. Si parla di cibo, ora, è sulla bocca di tutti. Hanno dedicato un esposizione universale ad esso, nel 1851 era la macchina al centro e le scoperte meccaniche, oggi siamo alla ricerca e al valore del cibo sull’uomo. Cibo, buono, sano, giusto. Ma a me viene da pensare ad una grande fame, fame di conoscenza che porta tutti a confrontarci con un argomento che non conosciamo fino in fondo, che sottovalutiamo, che bistrattiamo per altri interessi. Allora ecco che anche una richiesta formulata da dei bambini di un comune come può essere quello di Capannori nella Provincia di Lucca diventa una goccia in un grande mare fatto di altre priorità. Allora quell’I care, che a più voci questi bambini raccomandano, grazie ai loro genitori, viene lasciato inosservato e inascoltato per dare spazio ad altri interessi, quelli dettati dal profitto, dalla razionalizzazione, dal ‘me ne frego'”.

“Benvengano gli interventi, troppo sporadici, di cittadini o pescatori della domenica che a due passi dalle elezioni regionali del 31 maggio, danno una lettura un pò più attenta ai tanti comunicati pubblicati da un sedicente comitato di genitori che ha voluto darsi un nome anche scomodo (come sottolineato dal nostro primo cittadino a chi si è presentato al suo unico incontro concesso solo ad un mese dalla fine dell’anno scolsatico l’ 8 maggio scorso) ‘Problema Mensa Capannori’, ma che parla chiaro e si mette a nudo, senza nascondersi dietro a nessuna bandiera politica e che si ritroverà solo a fine elezioni come lo è stato in tutti questi mesi. Perché quando si parla di bambini, ma anche di anziani, potremmo unire anche loro visto che le mense interessate a questo servizio sono anche quelle di alcune case di riposo presenti nel comune di Capannori, di scuola, di cibo, di educazione al cibo, pretenderemmo della coerenza e non dei cortocircuiti logici. Cibo non gradito, cibo troppo elaborato ma forse solo per nasconderne le fattezze poco appetibili, che viene abitualmente (ormai da mesi) buttato nei bidoni del biologico; cibo sprecato, inutilizzato, sottoutilizzato e di questi tempi sarebbe importante invece dargli maggior valore. Vorremmo che i prodotti che i nostri bambini ci faranno vedere sabato prossimo alla manifestazione degli Orti in Condotta fosse il solito prodotto agricolo che finisce nei loro piatti tutti i giorni, ma non sarà così. Come possiamo apprezzare fino in fondo gli orti scolastici dove si trasmette fin dai più piccoli i valori della terra e della biodiversità e l’importanza di nustrirsi con prodotti buoni, puliti e giusti (giusto per rifarsi al motto dell’Expo 2015) se poi tutte queste buone prassi non vengono osservate nelle cucine interne alle nostre scuole? Ai bambini le bugie non gli si possono raccontare, ci scoprono subito. I bambini ogni giorno si nutrono con cibi processati, cioè con cibi surgelati o confezionati sottovuoto o in scatola, sia che siano verdure che prodotti animali. Non possiamo parlare di un prodotto locale quando i nostri contadini non possono più fornire al Comune. Un indotto che a dicembre si è fermato per lasciar spazio ad una multinazionale del cibo. Da genitore attento, pretendo risposte, perchè sono troppi mesi che i nostri bambini ce lo chiedono e non sappiamo più quale favola raccontare. Coerenza e onestà sono argomenti che da padre mi stanno a cuore e dovrebbero essere alla base di una buona amministrazione”.