Giannoni, interrogazione sull’affaire Solimando: “Si dimetta o il sindaco gli revochi l’incarico”

“Solimando si deve dimettere. E se non lo fa, il sindaco gli revochi l’incarico. Ritirargli alcune deleghe lasciandogli poltrona e stipendio, come ha fatto Baccini, è una soluzione del tutto insoddisfacente specie visto quanto sta emergendo sul comportamento tenuto dall’assessore in occasione della manifestazione Il Villaggio del Bambino dello scorso 2 giugno”.
Questo l’obiettivo dell’interrogazione presentata dal capogruppo di minoranza Riccardo Giannoni e che verrà discussa nel consiglio comunale di mercoledì prossimo in merito alla nota vicenda che vede coinvolto l’assessore Solimando che, dice Giannoni “stando alla pubblica denuncia di una esercente porcarese, si sarebbe recato personalmente a mandare via un carrettino di gelati, invitato da questa esercente e regolarmente autorizzato, in quanto lo stesso avrebbe fatto concorrenza ad una altra attività del paese”.
“Alla nostra richiesta di chiarimenti rivolta al sindaco in seguito al suo annuncio di ritiro di alcune deleghe a Solimando – spiega il capogruppo Giannoni – non hanno fatto seguito risposte, se non molte evasive. Bocche cucite nel palazzo comunale, quindi, con l’obiettivo, neanche troppo velato, di far calare il silenzio sulla vicenda che vede protagonista l’assessore. Noi – incalza Giannoni – non abbiamo alcuna intenzione di demordere e per questo porteremo la questione all’interno del consiglio comunale con una interrogazione presentata ad hoc. Dagli approfondimenti che abbiamo personalmente condotto il comportamento del Solimando, al di là della potenziale rilevanza penale, è inqualificabile. Andremo quindi fino in fondo, chiedendo le dimissioni dell’assessore e, se ciò non dovesse accadere, la revoca del suo incarico da parte del sindaco”.