Zero Waste Italy aderisce alla campagna contro l’inceneritore di Parma

6 luglio 2015 | 11:26
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Zero Waste Italy aderisce alla campagna contro l’inceneritore di Parma

Zero Waste Italy con sede a Capannori aderisce e partecipa alla manifestazione dell’11 luglio Nessun Dorma promossa dal comune di Parma contro l’inceneritore ed in particolare contro il tentativo della multiutility Iren, proprietaria dell’impianto, di importare rifiuti da tutta Italia. 2Questo tentativo – spiega Zero Waste – rappresenta una risposta disperata ed aggressiva alla mancanza di rifiuti da bruciare una volta che la raccolta differenziata porta a porta promossa dal comune  ha raggiunto il 70%. Infatti, al momento, il funzionamento dell’impianto raggiunge circa il 45% delle sue potenzialità di combustione costringendo il gestore a perorare l’arrivo di altri rifiuti da fuori grazie all’attuazione dell’articolo 35 dello Sblocca Italia che consente di stracciare le pianificazioni regionali e provinciali e di importare rifiuti non provenienti da territori di propria pertinenza attuando una deregulation inaudita”.

“Tutto questo – si prosegue in una nota – diviene tanto più drammatico poiché lo si vorrebbe realizzare in un territorio sede dell’Autorità Europea Alimentare e di straordinarie eccellenze alimentari per di più definito la Food Valley. Con quale coerenza si potrebbe continuare a definire in questo modo un territorio invaso dalla industria sporca dell’incenerimento E’ stato un gravissimo errore costruire a tutti i costi questo impianto che in moltissimi, tra cui Zero Waste Italy, avevano definito oltre che dannoso per la salute e per l’ambiente non necessario se fossero state fatte partire le buone pratiche verso Rifiuti Zero come effettivamente si sta dimostrando. Così già da un anno Zero Waste Italy ha denunciato il pericolo che proprio perché in carenza di rifiuti questo inceneritore avrebbe esposto Parma a  divenire tristemente e pericolosamente sede di smaltimenti da tutta Italia. In particolare paventiamo che i rifiuti verrebbero fatti affluire dalla Liguria e dal Piemonte ma chissà potrebbero arrivare anche la famigerate “ecoballe” dalla Campania. Zero Waste Italy chiede che le autorizzazioni a compiere questo scempio non vengano concesse, che l’inceneritore proprio perché non necessario venga  dismesso e che al contrario si realizzino e si finanzino distretti della riparazione e del riciclo, a partire da quello dei metalli preziosi contenuti nei Raee, rifiuti elettrici ed elettronici. Ormai come chiesto dallo stesso Pontefice occorre uscire dall’inganno insostenibile dell’usa e getta combattendo sprechi, malaffare e decisioni prese da “corpi separati” dai territori sempre più compromessi nella loro salute ambientale e compromettenti gli stessi livelli minimi di democrazia”.