Storie di vita e sport con Burgnich e Galli ad Altopascio



Il mondo è cambiato e si è fatto molto più complesso. Inutile provare a governarlo con la logica dell’uomo solo al comando. Vale nello sport come in azienda o in politica. E’ soltanto attraverso il gioco di squadra che si possono affrontare le sfide di tutti i giorni. E’ quanto ci hanno raccontato ieri sera (8 luglio) ad Altopascio alcuni campioni dello sport come Tarcisio Burgnich, indimenticabile roccia, terzino dell’Inter e della Nazionale, Giovanni Galli, numero 1 Fiorentina, Milan, Napoli e attuale ds della lucchese, Stefano Gori, plurimedagliato campione di atletica, non vedente e molto impegnato anche nel sociale, Chiara Masini Luccetti, medaglia d’oro nella staffetta di nuoto, con Federica Pellegrini, e Federico Turrini, presente alle ultime olimpiadi e vincitore di molte medaglie in Europa, entrambi giovani campioni di nuoto.
La serata è iniziata con la presentazione dell’associazione Altopascio: Memoria e Futuro da parte della giovane presidente Valeria Rielli, che, davanti a un numeroso pubblico, interessato e appassionato, presenta le caratteristiche dell’associazione e da il via alla serata. Dopo la presentazione video di tutti gli ospiti, ha preso la parola Sergio Casella, manager e scrittore, Ceo di un’azienda lucchese facente parte di una multinazionale americana. Uomo di grande cultura, è passato da Karl Marx a Martin Heidegger per spiegare l’importanza di trattare, in ogni ambito, le persone come persone, come risorse su cui investire. Non come oggetti da usare. E’ da qui, ha spiegato Casella, che nasce il concetto di gruppo, di squadra.
Il sindaco Maurizio Marchetti, presente durante il dibattito, ha fatto presente che la sua esperienza amministrativa ad Altopascio è stata caratterizzata proprio dall’unità di un gruppo che è cresciuto e ha raggiunto insieme diverse vittorie. E in un paese come l’Italia in cui molte sono le divisioni in tutti gli schieramenti, Burnich ha lanciato una provocazione: “perché rossi e bianchi non si mettono insieme per aggiustare le tante cose che non vanno?”. Una logica che ha alla base proprio il concetto di squadra: questa volta per uscire dalla crisi. Un ‘andare-oltre’ che è presente anche nello statuto dell’associazione.
Mirco Baldacci