Scontro sulla festa musulmana al mercato di Marlia

“Stamane, passeggiando per il mercato di Marlia, non si parlava quasi di altro; pare infatti che il sindaco Menesini, negli scorsi giorni, abbia firmato un’ordinanza comunale che prevede l’utilizzo proprio della piazza coperta del mercato di Marlia, per far festeggiare alla comunità musulmana la chiusura del ramadan, prevista per la mattinata di domani”. A sostenerlo è Andrea Baccelli, commissario della Lega Nord di Lucca.
“Premettiamo che non siamo assolutamente contrari a tali festeggiamenti, in quanto, al contrario della comunità musulmana nei nostri confronti, noi rispettiamo anche le tradizioni altrui – sottolinea Baccelli – ma non condividiamo assolutamente i criteri di scelta utilizzati in quest’ambito dal sindaco Menesini. Infatti, la comunità musulmana, dispone, in zona via Romana a Capannori, di un capannone adibito a centro di preghiera. Perché non utilizzano quello per svolgere tali festeggiamenti? Forse si sono finalmente tutti accorti che è effettivamente una moschea abusiva? Inoltre sottolineiamo il fatto che, concedendo la Piazza del mercato coperto di Marlia, il comune andrà incontro ad alcune, seppur esigue, spese per l’amministrazione e la manutenzione nel corso di tale giornata, spese che, appunto, potrebbero essere evitate. Siccome, come sempre ultimamente, tali cose la cittadinanza viene sempre a scoprirle il giorno prima, se non addirittura il giorno stesso, chiediamo che possa essere fatto un passo indietro da parte del Comune di Capannori, e che venga seguito il nostro consiglio di far utilizzare loro il centro di preghiera apposito”.
A rincarare la dose anche Ilaria Quilici, di Lega Toscana: “”Esprimo a nome di Lega Toscana la contrarietà a questa scelta in quanto luogo non idoneo oltre al fatto che mi sembra assurdo garantire l’esercizio di questa manifestazione quando nei paesi islamici non esiste ancora per i cristiani la libertà di manifestare liberamente la propria fede. Quando si arriverà alla parità dei diritti allora si potrà parlarne”.