Bianchi querela l’avvocato della sua ex: “Mi diffama su Facebook, devo tutelare i miei bambini”

18 luglio 2015 | 12:19
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Bianchi querela l’avvocato della sua ex: “Mi diffama su Facebook, devo tutelare i miei bambini”

L’ex assessore del Comune di Altopascio, Alessandro Bianchi, annuncia di aver sporto querela contro l’avvocato della sua ex compagna, accusandola di diffamazione attraverso Facebook per alcuni post che risalgono all’estate del 2014 e che sono andati avanti fino alle ultime settimane. Nel testo della denuncia alla procura della Repubblica, redatto dall’avvocato di fiducia, Bianchi stigmatizza il comportamento dell’avvocato nei confronti suoi ma anche dei propri figli che – sostiene – sono stati tirati in ballo anche sui social network. “Francamente ne avrei fatto a meno volentieri – spiega Bianchi – ma l’insistenza e la bieca perseveranza in comportamenti altamente lesivi per la mia dignità, la mia professionalità, la mia presenza politica sul territorio, che quotidianamente si vedono su facebook ad opera e firma dell’avvocato Sabrina Serroni mi hanno indotto d’accordo con i miei avvocati, a querelare quest’ultima”.

“L’avvocato Serroni del foro di Prato e con studio a Montecatini non è nuova a tali comportamenti – insiste Bianchi -, in questo caso non si è fatta scrupoli a mettere più volte il mio nome e cognome e le qualifiche sui social network visualizzati da milioni di utenti. Fa specie soprattutto il fatto che nella mia vicenda familiare che vede su fronti opposti me e la mia ex compagna anch’ella denunciata, siano loro malgrado coinvolti i miei bambini fortunatamente ancora piccoli, ma a rischio in questo senso”. “In questi anni ho faticosamente cercato di stendere un’aura di protezione mediatica per metterli in sicurezza soprattutto sul piano psicologico. Un adulto si difende, ma i bambini no”, sottolinea Bianchi.
L’avvocato Serroni, interpellata al riguardo, si definisce più che sorpresa: “Non ho mai fatto nomi e cognomi di nessuno, tanto meno su Facebook – dice -. Tra l’altro proprio giovedì c’è una udienza di fronte al giudice di pace di Pistoia che mi vede come parte lesa per ingiurie ricevute da Alessandro Bianchi. Se qualcosa ho pubblicato relativamente ai procedimenti che lo possano aver riguardato, dico che l’ho fatto con tutto il diritto, spiegando semplicemente cosa è avvenuto in un processo pubblico. Non ho mai offeso o denigrato nessuno, limitandomi alle circostanze processuali. Per questo motivo sono assolutamente serena”.
Secondo Bianchi, tuttavia, sono “disdicevoli e lesivi anche molti commenti di emeriti sconosciuti derivati dai post in oggetto di querela che hanno innescato con l’ausilio e l’appoggio della mia ex, un meccanismo perverso e irreversibile dovuto alla risonanza dei social network nel costume quotidiano. Auspico che nell’interesse dei bambini questi atteggiamenti inqualificabili per un legale e per la sua categoria cessino al più presto”.