Progetto Comunità: “A Montecarlo niente bilancio preventivo, ma intanto si approvano tasse e tariffe senza informare opposizione e sindacati”

4 agosto 2015 | 20:30
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Progetto Comunità: “A Montecarlo niente bilancio preventivo, ma intanto si approvano tasse e tariffe senza informare opposizione e sindacati”

Ancora niente bilancio preventivo per il Comune di Montecarlo. E la minoranza di Progetto Comunità insorge. Lo fa per bocca del consigliere Federico Capocchi ma a nome di tutto il gruppo consiliare.

“Il 30 luglio – dice la minoranza – il Consiglio doveva essere chiamato a discutere e deliberare, pur nella diversità delle opinioni, sugli atti fondamentali per il Comune e per i cittadini: il bilancio di previsione, la determinazione delle varie tasse e tariffe. Invece non è stato così. E’ grave e senza giustificazioni che in sette mesi il sindaco e la giunta non abbiano trovato il tempo per predisporre lo schema del bilancio per l’anno corrente. Predisporre il bilancio di previsione è uno dei compiti fondamentali per la giunta, che deve presentarlo al Consiglio in tempo utile per la sua discussione ed approvazione. Tanto importante che non farlo è uno dei motivi che la legge prevede possa portare allo scioglimento del Consiglio, e quindi al commissariamento del Comune”. “Non spetta a noi – prosegue la nota di Progetto Comunità – fare valutazioni di questo tipo. Denunciamo però il modo a dir poco sciatto di amministrare, e, ripeto, il nessun rispetto per i cittadini utenti e contribuenti, che hanno il pieno diritto di conoscere preventivamente cosa intende fare il Comune e come verranno spesi i soldi da loro versati con le tasse. Come se ciò non bastasse il sindaco ci ha convocati per ratificare l’applicazione delle aliquote (anche quest’anno massime) per la Tasi, l’Imu, l’addizionale Irpef, senza che ci sia stato, non dico confronto, ma nemmeno preventiva informativa, né alla minoranza consiliare, né alle parti sociali, come invece aveva promesso in consiglio comunale rispondendo ad una nostra specifica richiesta. Ma la ‘decenza’, e il non rispetto per tutti noi si raggiunge quando si chiede di approvare la Tari per l’anno corrente. Della documentazione in merito, elaborata dall’Ascit, non si aveva traccia in Comune nemmeno 24 ore prima la data del Consiglio”.