Profughi, Fantozzi ribadisce il no: “Sull’accoglienza si naviga a vista”

“Su accoglienza migranti si naviga a vista”. A pensarlo è il sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi, sempre più convinto di questa posizione dopo l’incontro in Prefettura di oggi (7 agosto): “La ragion d’essere dell’incontro era duplice – dice Fantozzi – Da un lato governare logisticamente l’arrivo di nuovi migranti che vanno accolti sul territorio regionale, dall’altro governare politicamente l’accoglienza cercando di convincere tutti i Comuni a fare qualcosa. Il secondo aspetto del problema è il più difficile ed imbarazzante. Alla data di oggi meno della metà dei Comuni della provincia di Lucca accoglie dei migranti, questo a dispetto del colore politico dell’amministrazione, in virtù di aspetti concreti come l’assenza di strutture, le dimensioni e la conformazione urbanistica del territorio e la più manifesta contrarietà dell’opinione pubblica di cui i sindaci si sono mostrati ben edotti ì, Un risultato che imbarazza, ovviamente, la sinistra lucchese che oggi ha cercato il colpo gobbo, per voce dei suoi primi cittadini più in vista, cercando in meno di un’ora di riunione di sbrigare la questione al grido “accogliamo, ma accogliamo tutti” proprio per giustificare tra loro posizioni opposte, tra accoglienza minimale e non accoglienza”.
“La verità – prosegue Fantozzi – è che dal livello nazionale al locale si naviga a vista, senza un progetto definito e funzionale che risolva l’accoglienza o lavori all’integrazione e che sul territorio lucchese è già al limite, se non delle possibilità di accoglienza, delle solidarietà individuali tra assenti importanti come Viareggio, i “già dato” di pochi e le future disponibilità di pochissimi, sempre che si parli di numeri che si contino su due mani. Si è giocata la carta di una solidarietà che non c’è, tanto è incompresa questa modalità di gestire il problema che è stato necessario chiudere i sindaci – e nemmeno tutti – in Prefettura. Si è cercato allora – ed è la verità – di chiedere uno sforzo per tamponare gli sbarchi di agosto che poi si vedrà, balbettando proiezioni che lascino credere, non riuscendo a convincere i presenti, che l’autunno renda difficile la navigabilità nel Mediteranneo facendo cessare gli sbarchi. Non la politica ci salverà, dunque, ma il mare mosso, un dato questo emerso in un incontro ufficiale che la dice lunga, per restare in tema, di come sul problema ‘migranti’ si navighi a vista”.
“Si esce sconfitti tutti da questa riunione . chiude Fantozzi – vergognosamente impreparati all’accoglienza ed all’integrazione a dispetto delle risorse pubbliche profuse negli anni e delle professioni di fede, dove quello che fino ad oggi in Lucchesia come altrove è stato possibile “gestire” lo si deve al privato grazie alle ingenti risorse economiche stanziate dalla politica, che rischiano però di fare della solidarietà e del volontariato un business, come successo a Roma. Triste aver sentito ventilare la possibilità per voce del nuovo assessore regionale -a cui va riconosciuto il poco tempo in carica sebbene amministratore di lungo corso – di fronte ad un’assise tiepida forse fin oltre le aspettative, di andare a vagliare i contributi della Regione ai comuni o suggerire al Prefetto l’adozione di misure draconiane per disporre degli alloggi necessari ad ospitare migranti. Triste e sintomatico del fallimento di questo blitz prefettizio-Regione che porta a casa nessuna linea condivisa, diversi no ed una parziale disponibilità, però indefinita nei tempi e per numeri da pallottoliere. Per quanto concerne le domande poste – è il caso di Montecarlo – in merito alla provenienza di cotante risorse in tempi di tagli, di chi controlli i “migranti” che fanno perdere le proprie tracce, sul quanto tempo resteranno e con quali prospettive, sul cosa far fare loro di socialmente utile se per la cosa resta comunque facoltativa, su chi controlli la gestione delle risorse economiche stanziate, nessuna risposta che non sia stata quella di far alterare i toni. Pazienza. Se vogliamo risolvere i problemi, anche quello dei migranti – questa la linea di Montecarlo che non ha accolto nessuno per assenza di strutture e la conformazione del territorio, peraltro a vocazione turistica – sarebbe bene discutere in concreto e senza pregiudiziali, condividere una soluzione progettuale seria oggi assente, che tenga conto delle diversità dei territori ed eviti lo sperpero di risorse pubbliche, magari evitando il ricorso ad ogni velata imposizione come si è cercato di fare sbrigativamente oggi. Imposizioni inutili, innanzi alla quali sindaci sono legittimati, di fronte le proprie comunità, a dire no”.