Insieme si può accusa: “Non c’è spazio per l’opposizione nel giornalino del Comune”

Spazio dedicato all’opposizione tagliato sul giornalino dell’amministrazione comunale: tutti insieme in un solo articolo, perché il comunicato era unitario. Ma il gruppo consiliare Insieme non ci sta e chiede che venga garantita “voce” a ogni forza di minoranza in modo da far arrivare il messaggio in maniera inequivocabile; “Repetita juvant”, scrivono. “E invece sulla pubblicazione, pagata con i soldi di tutti, per una decisione imposta dall’alto, deve mostrarsi solo la maggioranza, in una incredibile ed improbabile arrampicata autoesaltante, palesemente lontana dalla realtà”. E così si affidano a una nota per smentire l’ottimismo della giunta, ripreso dalla stampa, sullo stato di salute delle società partecipate.
“Leggendo il parere dei revisori contabili dove invitano gli amministratori ad eliminare i contributi concessi sotto varie forme, viene da chiederci se le partecipate riuscirebbero a chiudere in pareggio o in attivo, come dice la legge. senza queste elargizioni ben camuffate? Ciò cosa significa, che forse, nella realtà dei fatti, i bilanci di queste aziende non sono evidentemente così “in salute” come vorrebbero farci credere, mistificando la realtà dei fatti. Le aziende partecipate, dovrebbero, così come impone la legge, camminare con le proprie gambe. Sarebbe opportuno che il comune utilizzasse i soldi, elargiti con tanta generosità ad aziende che perdono, per altri scopi più utili ed immediatamente efficaci per i cittadini, quali ad esempio le buche nelle strade, la sostituzione delle centinaia di lampadine spente della luce pubblica, l’ampliamento dei cimiteri ormai saturi e che costringono alcune famiglie ad ‘esportareì il loro caro defunto in altri paesi. Pensiamo all’aeroporto che, a dispetto di tante e tante promesse, ad oggi non appare ‘un grande volano per l’economia capannorese’ ma bensì un buco senza fondo. Ma – prosegue il comunicato di Insieme si può – il nostro discorso vale anche per Palazzo Boccella, per la Capannori servizi, per le famose nanotecnologie, per l’Ascit. Le indicazioni del governo sono estremamente chiare sul futuro delle società partecipate: o sono in grado di andare avanti non gravando sulle tasche dei cittadini o devono essere chiuse. Non ha alcun senso alimentare carrozzoni ‘spremi soldi’ utili solo a sistemare amici ed amici degli amici”.