Sisto Dati (Libera Caccia) all’attacco di Federcaccia sugli ungulati

22 agosto 2015 | 08:35
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Sisto Dati (Libera Caccia) all’attacco di Federcaccia sugli ungulati

“Noto con piacere che anche la federcaccia si è svegliata dalla pennichella agostana. Il suo presidente nazionale deve essere troppo impegnato a godersi le ferie per accorgersi che è in atto, da parte dei soliti animalisti incompetenti, l’ennesimo attacco ai cacciatori colmo di pregiudizi e senza fondamenti tecnico scientifici”. Va all’attacco Sisto Dati, vice presidente nazionale di Libera Caccia. “Il vicepresidente Buconi aveva avuto, una volta tanto, la possibilità di ribattere, purtroppo invece si è limitato a sparare banalità a buon mercato e discorsi buoni per tutte le stagioni senza uno straccio di proposte concrete. Anzi si è spinto a dire che l’aumento degli ungulati è frutto di cambiamenti climatici. Forse, troppo attento alla poltrona, ben remunerata, non si è accorto che il modello di gestione buono ventitre anni fa, quando caprioli e cinghiali erano specie da tutelare, oggi non è più applicabile. È bene sapere che nella mia regione, la Toscana, i piani di abbattimento, quando va bene incidono meno del 15% su una popolazione di ungulati che ha un aumento di oltre il 30-35% annuo”.

“I cacciatori hanno fatto ciò che gli è stato richiesto rispettando ogni norma, regolamento e direttiva imposta. Adesso però la situazione è oggettivamente cambiata, le regole no. Abbiamo sempre le stesse normative e possibilità di oltre 20 anni fa. Nella vana speranza che cambi la legge nazionale dobbiamo mettere in campo proposte fattibili e non urlare alla luna. Personalmente lo sto facendo come sempre mettendoci la faccia e idee concrete”.