Quilici (Lega Toscana): “Migranti, basta imporre le scelte ai cittadini”

3 settembre 2015 | 10:08
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Quilici (Lega Toscana): “Migranti, basta imporre le scelte ai cittadini”

Ilaria Quilici della Lega Toscana torna all’attacco sulla questione migranti. “Non passa giorno – spiega – che nella zona del Capannorese i cittadini segnalino continui arrivi di clandestini sul territorio comunale, e il peggio è che questi continui arrivi vengono organizzati in maniera furtiva all’insaputa dei cittadini che improvvisamente se gli trovano davanti. Anche qui nel nostro comune e forse in provincia (e questa è la dimostrazione) ormai si è arrivati ad adottare la linea di organizzare le cose di nascosto a scapito dei cittadini di cui ormai appare chiaro, Prefettura e Comune con il sindaco Menesini per primo, si burlano”.

“Dov’è è il rispetto dei cittadini? Evidentemente – aggiunge Quilici – collaborare e condividere le scelte è un aspetto di secondaria importanza, la politica dell’imporre e magari anche quella del tacere è quello che si vorrebbe dai cittadini che evidentemente sono sottoposti solo a doveri e non godono di diritti come quello di poter vedere garantita la loro sicurezza e la loro tranquillità, oltre a quello magari di poter aver un aiuto a pari degli ultimi arrivati che in nome in una guerra, che il più delle volte è un invenzione per fare leva sul buonismo, godono di servizi e privilegi che i cittadini in difficoltà non possono avere. Perché il fenomeno per lo più è un fenomeno dettato da ragioni economiche e basta, a favore di individui che tutto vogliono e pretendono senza avere la minima volontà di integrarsi. E  questi pensieri non corrispondono affatto alla solita etichetta di razzismo che i soliti buonisti spesso con il portafoglio pieno usano e riusano per distogliere l’opinione pubblica dalla verità, da quel sano realismo che invece quotidianamente i cittadini toccano con mano, e che purtroppo gli costringe a essere in un certo modo sottomessi,  e a esser vessati in nome di una solidarietà che privilegia tutti fuorché gli italiani. Penso che sia il momento per i cittadini di far valere i propri diritti, senza cedere alla rassegnazione”.